
L'ex presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano è stato condannato dal tribunale di Taranto, seconda sezione penale, a 9 anni e 6 mesi di reclusione, a conclusione del processo derivante dall'inchiesta "T-Rex", con la quale le Fiamme Gialle di Taranto inquadrarono un "valzer di tangenti" alla Provincia di Taranto.
Sono stati condannati anche altri tre imputati raggiunti all'epoca dei fatti da misure cautelari: a 9 anni di reclusione l'imprenditore di San Marzano di San Giuseppe Pasquale Lonoce, a 8 anni il procuratore speciale della società-gestore della discarica di Grottaglie Roberto Natalino Venuti e a 7 anni l'ex dirigente della Provincia Lorenzo Natile. I reati contestati sono, a vario titolo, quelli di corruzione e turbata libertà degli incanti. Nel 2019, ai domiciliari finirono anche altre tre persone.
Il tribunale ha dichiarato tutti gli imputati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale durante l'esecuzione della pena, nonché incapaci di contrattare con la pubblica amministrazione per cinque anni. I soli Tamburrano e Natile sono interdetti dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per la durata della pena.
Tamburrano è tenuto inoltre al pagamento, "a titolo di riparazione pecuniaria", di 310mila euro in favore della Provincia di Taranto. Di conseguenza è stata disposta la confisca di tale somma e, in caso di impossibilità, di beni mobili e immobili nella disponibilità dell'imputato per un valore equivalente. Tutti gli imputati sono stati condannati al risarcimento danni, da liquidarsi in sede civile, in favore delle parti civili Provincia di Taranto, Comune di Grottaglie e Comune di San Marzano di San Giuseppe.
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