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Nuovi orari di Trenitalia: la posizione dei sindaci di Massafra e Palagianello

La stazione ferroviaria di Taranto La stazione ferroviaria di Taranto

Trenitalia ha ufficializzato i suoi servizi regionali e i nuovi orari delle fermate dei treni. Un progetto messo appunto grazie alla collaborazione con la Regione Puglia, dopo le proteste dei pendolari e di alcuni sindaci delle provincie di Bari, Foggia e Lecce.

Ma nel nuovo servizio, così come evidenziato da Ludovico Vico del Partito Democratico, saltano le stazioni della provincia di Taranto.

Tra i comuni penalizzati, oltre Castellaneta, ci sono anche Massafra e Palagianello. Due cittadine che vivono da decenni un rapporto particolare con il trasporto ferroviario.

La prima, quest’anno, ha celebrato i 150 anni della sua stazione. Un traguardo notevole, se non stesse vivendo il calvario della deprivazione, che con la soppressione delle fermate ha ricevuto l’ennesima mazzata. «Sto seguendo la vicenda e spero di chiarirla nei prossimi giorni – le parole del sindaco Fabrizio Quarto –, ma questa scelta è nettamente in controtendenza rispetto a ciò che sarebbe necessario. La stazione, per esempio, è stata via via privata dei suoi elementi essenziali, come il capostazione e la biglietteria, apparendo oggi in una situazione di degrado. Eppure, trovandosi in quella posizione, a ridosso di un’arteria fondamentale come la statale 7, a pochi chilometri dallo svincolo autostradale, e in posizione baricentrica per molti comuni del versante occidentale, a noi sembrerebbe più logico potenziarla».

Quarto non ha dubbi: come al solito prevarranno banali indicatori economici. A meno che i sindaci non sappiano fare squadra per incalzare Trenitalia, con la quale il sindaco di Massafra avrebbe intavolato una discussione, mirata anche a far comprendere che di risparmi ce ne saranno pochi, perché la gente che oggi prende quei treni sarà costretta a fare diversamente.

Nessun atto ufficiale, tuttavia, è partito da Massafra («Non ne abbiamo adottati – ha specificato Quarto –, sono ancora allo studio»).

Al contrario di quanto accaduto a Palagianello, dove il sindaco Maria Rosaria Borracci ha già scritto al responsabile del dipartimento regionale di Trenitalia, all’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Giannini e al presidente della Provincia Giovanni Gugliotti. «Ho scoperto della soppressione delle fermate direttamente dai cittadini – ci ha spiegato Borracci –, perché preoccupati dalle difficoltà che ne sarebbero derivate. C’è gente che si reca a Bari per lavoro, per studio, molti prendono quei treni, in particolare quello che parte alle 5 da Taranto, perché consentono di agganciare le coincidenze per Torino e Milano. Insomma, un disagio enorme, ingiustificabile: questa decisione di Trenitalia è per me incomprensibile».

Il sindaco di Palagianello si aspetta risposte soprattutto da Giannini, ma crede anche nelle iniziative che prenderà Gugliotti. Perché la sua cittadina, per tornare al rapporto con il trasporto ferroviario, è stata divisa a metà per un secolo a causa di una stazione in pieno centro, con tanto di passaggio a livello, e quando il raddoppio della Bari-Taranto è stato finalmente terminato, ha recuperato la sua integrità a scapito del panorama, “tagliato” da un imponente viadotto che le passa praticamente sulla testa. «Abbiamo sempre subito la presenza della ferrovia – ha concluso Borracci –, ma ora con la soppressione delle fermate rischiamo di non avere nemmeno il ristoro che ci meritiamo. Confidiamo in un passo indietro, anche perché qui non abbiamo alternative».

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