
In risposta alla sentenza del Consiglio di Stato che annulla una delibera dell'Arera, i comuni pugliesi si preparano ad affrontare aumenti significativi sulla tassa di smaltimento dei rifiuti (Tari).
Il coordinatore cittadino di Massafra di Fratelli d’Italia, Domenico Miccolis, a tal proposito ha evidenziato che tali incrementi non sono decisioni politiche locali ma derivano direttamente dalla sentenza del 6 dicembre 2023.
La sentenza in questione riguarda l'annullamento di una delibera del 2021 adottata dall'Arera, a cui la Regione Puglia si era uniformata. Questa delibera aveva promosso l'applicazione del regime degli "impianti minimi", considerati essenziali per chiudere il ciclo dei rifiuti in condizioni sfavorevoli di mercato. Tuttavia, i gestori degli impianti hanno impugnato le decisioni davanti al Tar di Lombardia e al Consiglio di Stato, ottenendo ragione e cancellando le decisioni assunte da Arera, Regione Puglia e Ager.
In questo contesto, Fratelli d’Italia, tramite il proprio coordinatore cittadino e il gruppo consiliare rappresentato dai consiglieri Giancarla Zaccaro e Saverio Ramunno, ha presentato una mozione. La mozione mira a impegnare il sindaco a chiedere alla Regione Puglia di assumersi i maggiori costi sulla tariffa Tari, derivanti dall'esecuzione della sentenza, attraverso i fondi del bilancio autonomo regionale. Inoltre, si propone di adeguare il “Piano di gestione dei rifiuti urbani” alle reali esigenze dei pugliesi, realizzando tempestivamente gli impianti pubblici necessari per chiudere il ciclo dei rifiuti.
Il coordinatore cittadino, avvocato Domenico Miccolis, sottolinea l'importanza di affrontare la questione con azioni concrete e di urgente attuazione, al fine di mitigare gli impatti negativi sull'aumento della Tari e assicurare una gestione efficiente dei rifiuti in Puglia.
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