
Un evento conviviale, segnato da una mirabile esibizione musicale, ha di fatto chiuso le attività del progetto “Servizi per la terza età. Cultura, partecipazione e impegno sociale”, destinatario di un finanziamento dell’AReSS – Agenzia Regionale per la Salute e il Sociale.
Nell’omonima biblioteca del quartiere Tamburi, dopo 8 mesi pieni di iniziative, fruitori e partner del progetto si sono dati appuntamento per tirare le somme del percorso compiuto, individuandone la parola d’ordine: condivisione.
Un approccio evidente sin dall’avvio del progetto, che ha potuto contare su un partenariato ampio, composto dal Club per l’Unesco di Taranto, dalla cooperativa Kairos, dalle associazioni Anteas di Grottaglie e “Ragazzi in gamba”, dalla “Componente Nazionale Sommergibilisti” dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, oltre che sul patrocinio di Comune e Provincia di Taranto. «Siamo partiti a novembre con grandi aspettative – il commento della presidente dell’associazione “Marco Motolese”, la professoressa Carmen Galluzzo Motolese – e possiamo dire di averle confermate tutte, mettendo la biblioteca e il quartiere al centro di una riflessione condivisa, appunto, che ha consolidato la rete che ci consente di realizzare sempre nuovi progetti. Crediamo di aver rafforzato e potenziato la conoscenza della nostra città, oltre a fornire utili linee guida per un’informazione su prevenzione e cura delle persone della terza età».
In questi mesi i destinatari del progetto hanno vissuto diverse ed esaltanti esperienze, declinate in azioni mirate a promuovere la cultura, scoprire il territorio, formare gli utenti a corretti stili di vita. Un ruolo centrale lo ha avuto la musica: a novembre l’evento inaugurale con l’esibizione del “Timeless duet” di Antonella Pierannunzio ed Emidio Di Maio, con un repertorio leggero; ad aprile il doppio appuntamento con il pianoforte del maestro Vincenzo Laterza, contrappunto di una serata dedicata alla poesia, e la voce del maestro Adele Lupo, per un evento dedicato ai tre monumenti della musica italiana Mina, Ornella Vanoni e Domenico Modugno.
Una parte sostanziale del progetto è stata orientata alla formazione, in particolare alla formazione a corretti stili di vita, passando per la promozione della salute e del benessere psico-fisico, fino alla sana alimentazione rappresentata dalla dieta mediterranea, patrimonio immateriale Unesco. Protagonisti di questi laboratori sono stati il sociologo Edmondo Motolese e il dottor Adeo Ostillio.
A chiudere il carnet delle esperienze progettuali, le iniziative legate alla scoperta delle bellezze del territorio, spesso invisibili agli occhi di chi osserva, magari proprio agli occhi di chi vive i luoghi. Come accade per il quartiere Tamburi, oggetto di un’interessante relazione tenuta dall’archeologo Michele Balestra e ispirata al volume “Il mio quartiere i Tamburi”.
Altro luogo obiettivo del progetto è stato l’Arsenale Marittimo Militare, oggetto di una visita guidata che ne ha svelato storia e prospettive. Dal recupero delle officine, da destinare alla fruizione museale, fino alle lavorazioni che coinvolgono centinaia tra militari e civili, di professionalità eterogenee, è uno dei luoghi più affascinanti della città che ha visto passare generazioni di tarantini e non solo. L’ammiraglio Filippo Casamassima, segretario del Club per l’Unesco di Taranto e vicepresidente della “Componente Nazionale Sommergibilisti” dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, ha seguito questa parte del progetto che ha visto come principale relatore il direttore della struttura, l’ammiraglio ispettore Pasquale de Candia.
Come anticipato, la serata ha avuto un intermezzo musicale a cura della giovanissima Aurora Soloperto, appena 20enne, che ha preceduto i saluti finali dei partner del progetto: il presidente di Anteas Grottaglie Cosimo Luccarelli, il presidente di “Ragazzi in gamba” Gennaro Esposito e Flavia Leopardo, mediatrice culturale della cooperativa Kairos.
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