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Consorzi commissariati e gestione idrica, Cia: «​Favorevoli all'autogoverno»

consorzio di bonifica consorzio di bonifica

«L'autogoverno del mondo agricolo è la soluzione più appropriata per la gestione delle attività, l'efficientamento del consorzio di bonifica Centro-Sud Puglia e, soprattutto, per la titolarità della funzione irrigua.

È auspicabile che si concretizzi in tempi congrui e rapidi per sbloccare le funzioni esercitate dagli enti commissariati e accorpati nel nuovo organismo unico».

Cia Puglia accoglie con favore la proposta di legge "Modifiche alla legge regionale 3 febbraio 2017, n.1 (Norme straordinarie in materia di consorzi di bonifica commissariati)", a firma del consigliere Donato Pentassuglia, illustrata alle associazioni di categoria e alle parti sociali in un'audizione della quarta Commissione Attività produttive e Agricoltura del Consiglio regionale della Puglia.

La proposta di legge mira ad uniformare la gestione della risorsa idrica, esercitata dai consorzi commissariati, alla tipologia adottata dalle altre Regioni italiane che, di fatto, affida in capo agli agricoltori la responsabilità di autogoverno.

L'iniziativa legislativa è finalizzata, inoltre, ad evitare che in tempi brevi la distribuzione della risorsa irrigua ricada in logiche e trattamento fiscale di natura commerciale. Le modifiche riguardano l'integrale sostituzione degli articoli 8, 9 e 10 della legge regionale 3 febbraio 2017, n. 1 (già in parte modificata dalla legge regionale 20 settembre 2017, n. 38) salvaguardando il restante articolato.

«Siamo favorevoli al pagamento dei contributi di bonifica purché corrispondano servizi reali e adeguati da parte dei Consorzi - afferma il Presidente CIA Due Mari Pietro De Padova -. Nel recente passato, abbiamo contestato le cartelle pazze emesse dagli enti commissariati perché gli agricoltori non avevano ricevuto alcun beneficio, gli importi esorbitanti e sproporzionati non avevano alcuna giustificazione giuridica e prescindevano da ogni piano di ristrutturazione. Le conseguenze del dissesto idrogeologico di buona parte del territorio pugliese sono dovute anche all’assenza di manutenzione del territorio negli ultimi anni, nonostante le considerevoli somme erogate dalla Regione Puglia in favore dei Consorzi di Bonifica".

L'intero sistema irriguo e le infrastrutture scontano ritardi di decenni e un'assoluta mancanza di programmazione ha evidenziato Vito Rubino Direttore CIA Due Mari. Motivo per cui la CIA Puglia ha denunciato l'iniquità degli avvisi di pagamento del tributo 630 emessi dai Consorzi di Bonifica commissariati della Puglia negli anni passati. "A fronte di una ricaduta sui territori, di benefici concreti e servizi reali erogati, gli agricoltori sono disposti a pagare. Prima ancora che si avviassero progetti di riforma, avevamo sollecitato una revisione radicale dei Consorzi. Restiamo convinti, poi, che i debiti pregressi, proprio per le ragioni espresse, non debbano assolutamente ricadere sulle spalle degli agricoltori - conclude il Presidente CIA Puglia Raffaele Carrabba - Siamo certi che la Commissione presieduta dallo stesso proponente dell'iniziativa legislativa vorrà accogliere le nostre osservazioni così da porre rimedio ad anni di soprusi subiti dagli agricoltori tartassati».

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