Le aziende agricole della Puglia, e in particolare delle province di Foggia, Bari e Taranto, continuano a essere al centro di vessazioni di ogni genere da parte della criminalità.
«Ci vuole un’azione ferma e mirata - dice Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia - Continuare a parlare di microcriminalità è semplicistico e riduce il fenomeno a una sequela quasi casuale di eventi. Siamo invece di fronte a un attacco criminale organizzato che punta a mettere in ginocchio l’unico vero settore che produce ricchezza in Puglia, l’agricoltura».
Tanti gli episodi: tendoni d’uva abbattuti, cavi tranciati, raccolto perso, migliaia di euro andati in fumo. «La gravità della situazione è definita dalla cadenza sempre più serrata con cui queste cose avvengono - continua Lazzàro -, oggi sono i cavi dei tendoni tranciati, giorni fa dei trattori rubati. Il tutto si somma a tentativi di estorsioni, usura. Un fenomeno complesso che non ha nulla di episodico».
Confagricoltura Puglia si schiera al fianco degli agricoltori pugliesi e chiede un intervento organico da parte del Ministero degli Interni. «Gli agricoltori sono sotto tiro e noi risponderemo con tutta la forza della nostra Organizzazione - conclude il presidente Luca Lazzàro - La nostra ricchezza va difesa ad ogni costo, con ogni mezzo e con il largo coinvolgimento delle forze dell’ordine e delle istituzioni, dai prefetti e dai sindaci.
Chiediamo inoltre al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, ancora in carica per il disbrigo degli affari correnti una risposta ferma e decisa dal Nord al Sud della Puglia. Non possiamo permettere che questo metodo mafioso contagi e intacchi la nostra terra».
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