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Mercatino solidale alla San Giovanni Bosco di Massafra

Istituto comprensivo San Giovanni Bosco - Massafra Istituto comprensivo San Giovanni Bosco - Massafra

Anche per quest’anno, nella calda atmosfera del Natale, l'istituto comprensivo San Giovanni Bosco si trasforma: abbatte le pareti, apre le porte, abbraccia il territorio e guarda al futuro e lo fa'

«Una giornata di lezione diventa palestra per l'esercizio dei valori sociali con il mercatino della solidarietà». Esordiscono così, in una nota, i referenti dell'istituto comprensivo San Giovanni Bosco di Massafra che annunciano l'appuntamento che si terrà mercoledì 11 dicembre, dalle 10 alle 13, nei plessi Collodi (Corso Roma) e Rodari (via Padre Abatangelo).

«Un'occasione formativa - continua la nota - per promuovere e diffondere una vera cultura della solidarietà attraverso azioni concrete di collaborazione che, coniugata con la sperimentazione del concetto di dono, favorisce la crescita umana e la formazione dei nostri alunni.

Non una divagazione, ma uno step del modulo formativo progettato per lo sviluppo delle competenze personali, interpersonali e interculturali che si riferiscono a tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare efficacemente e costruttivamente alla vita sociale.

L’obiettivo primario è quello di far compiere ai nostri bambini e alunni un percorso educativo ed emotivo attraverso i valori dell’attenzione all’altro, del rispetto, dell’accoglienza, della generosità, della disponibilità verso il prossimo, del senso di appartenenza alla collettività, della solidarietà nei confronti di chi ha bisogno del nostro aiuto. In una parola, è il tentativo di rispondere alla domanda delle nuove generazioni, proponendo iniziative concrete, occasioni e opportunità che facciano conoscere e vivere ai bambini l’esperienza del dono, della gratuità, della relazione d’aiuto e della condivisione. Sentimentalismo? No, formazione della persona come essere sociale. Consapevoli, però, che la risonanza emotiva di quello che si compie e si vede in bellissime esperienze come queste - in cui si vedono i propri genitori e docenti come api laboriose nello stesso alveare - innestata su una solida mappa emotiva che la scuola si impegna a costruire con le famiglie in occasioni di condivisione e corresponsabilità educativa, si evolvono in sentimento, che non è solo una questione emotiva ma anche cognitiva. E allora si apprendono i sentimenti, perché, come insegna Galimberti, “i sentimenti non sono ereditari, ma si apprendono”.

E l’educazione, all'istituto comprensivo “San Giovanni Bosco” diventa “cosa di cuore”, che si muove sui passi del santo di cui porta il nome e punta alla formazione del cuore come organo che prima di ragionare, ci fa «sentire» che cosa è giusto e che cosa non è giusto, chi sono io e che ci faccio al mondo».

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