Più di mille dipendenti della Asl di Taranto percepiranno ad agosto un premio di circa 2 mila euro per aver contrastato in prima linea il Covid tra marzo e maggio di quest’anno.
Come noto, in piena emergenza pandemica, la Asl di Taranto, seguendo le indicazioni della Regione Puglia, aveva in pochi giorni individuato e allestito il presidio ospedaliero Moscati quale ospedale Covid. Nella struttura Covid, come in altri contesti aziendali, molti operatori hanno fronteggiato il virus dando prova di non comune dedizione e impegno.
In una seconda fase, la Regione Puglia e i sindacati regionali avevano concordato il riconoscimento del cosiddetto premio Covid, calcolato in base al grado di esposizione al rischio e nella mattinata di oggi, martedì 4 agosto, la Asl ha tenuto un confronto con i sindacati per individuare gli altri operatori aventi diritto.
Tuttavia, i rappresentanti del Comparto di Cgil, Cisl e Uil, perseguendo un infruttuoso tema di relazioni sindacali, hanno deciso di non presentarsi all’incontro. Di fronte a questo comportamento sindacale indecifrabile, non nei riguardi solo dell’azienda, ma dei tanti professionisti che la popolano, il management ha disposto che in ogni caso ad agosto tutti i professionisti di fascia A percepiscano il meritato compenso aggiuntivo di circa 2 mila euro.
Nell’invitare ancora una volta i sindacati a ritrovare serenità, il Direttore Generale Stefano Rossi auspica che l’interesse dei professionisti aziendali prevalga su ogni considerazione soggettiva, consentendo il rapidissimo confronto sindacale anche in favore dei tanti operatori che attendono la valorizzazione economica del loro straordinario impegno e che, per ragioni non comprensibili, rischiano di non percepirlo nemmeno a settembre.
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