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Da Fitto a Laricchia passando per Di Maio: quando i big della politica a tavola scelgono Mottola

Da Fitto a Laricchia passando per Di Maio: quando i big della politica a tavola scelgono Mottola Da Fitto a Laricchia passando per Di Maio: quando i big della politica a tavola scelgono Mottola

Vietate le battute sul "magna magna", il pranzo della domenica è una cosa seria.

Candidati, deputati e senatori, seppur in piena campagna elettorale, domenica 13 settembre hanno seppellito l'ascia di guerra per concedersi la gioia di un pranzo domenicale con tutti i crismi.

Con una maggioranza quasi bulgara, la meta prescelta dai big della politica nazionale in tour nel territorio pugliese, è stata Mottola, dove è cosa nota si mangi bene e si spenda poco.

Sulla tavola dei politici è facile fare ironia ed è facile montare la polemica, come sa Michele Emiliano, la cui passione per i frutti di mare, dopo una questione di stato, è diventata da tempo fenomeno nazional popolare.

Lui però ha pranzato altrove, a differenza di Antonella Laricchia, in compagnia del ministro Luigi Di Maio, e Raffaele Fitto accompagnato dal suo staff di esperti in comunicazione: ieri, per loro, tavole imbandite a Mottola nel segno della tradizione.

Sì, ma dove hanno pranzato? Sindaci e candidati grillini, con Di Maio in testa, hanno scelto La finestra sul cielo, dove si gode di una visuale mozzafiato e la tradizione italiana è rivisitata e corretta in chiave gourmet.

Da quanto ci è stato riferito è stato un pranzo memorabile: sarà stato per il sorriso aperto del patron Francesco, o forse per la gustosa cucina, il ministro degli Esteri e soci si sono fermati al primo piatto (strascinati con provola affumicata, melanzane fritte e salsiccia), passando direttamente al sorbetto e poi alla frutta.

Chiaramente però tutto è cominciato da una prelibata carrellata di antipasti: una bella sequenza di piattini con capocollo di Martina, canestrato e burrata locali, carpaccio di scottona, insalata di polpo verace, gambero in tempura al nero di seppia.

Di altro tenore lo stile del centrodestra: Fitto, infatti, ha rinunciato al cliché culinario della partitocrazia più tradizionale. Tutti gli uomini del candidato presidente di Fratelli d'Italia si sono affidati all'agriturismo Donna Teresa: un'antica masseria circondata dagli ulivi, perfetta per un pranzo che ricordi le giornate in campagna, da godere in un'atmosfera familiare.

Ospite del candidato Patrizio Mazza, primario di Ematologia del Moscati; Fitto ha riunito i suoi con un menù tipicamente pugliese: una carrellata di antipasti caldi e freddi con fave fritte, salumi e formaggi locali, parmigiana di melanzane, funghi ripieni e una bella frittata e poi a seguire tagliolini al primitivo con stracciatella e spuma di liquirizia e tagliata di manzo con rucola e grana. Infine, frutta, dolci, caffè e ammazza caffè. Niente male, vero?

Del resto Mottola, lo ricordiamo, non è nuova a questo tipo di incursioni: al Rifugio dei Vip, un piccolo locale in stile rustico frequentato, ça va sans dire, da personaggi famosi del Tarantino e non solo, il maestro e donno Franco Conforti nel tempo ha conquistato anche i palati dei politici più esigenti.

Anche in questo caso cucina casereccia, sempre vincente, ma abbinata a cucina alternativa: come le orecchiette Montebianco, con sugo e una cascata di cacio ricotta fresco, un vero must da leccarsi i baffi.

Proprio come hanno fatto domenica 13 settembre Di Maio, Laricchia, Fitto e colleghi, in attesa di ospitarli anche domenica prossima, quando però il pranzo, alla lunga, per qualcuno potrà risultare indigesto.

Andrea Carbotti

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