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Agricoltura: a Taranto imprese al collasso, Cia Due Mari scrive al Prefetto

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Riportiamo integralmente la lettera che Cia Due Mari ha indirizzato al Prefetto di Taranto per segnalare le criticità emerse dalle imprese associate.

"Illustrissimo Sig. Prefetto, riteniamo doveroso condividere con Lei alcune criticità che emergono dalle diverse segnalazioni che ci provengono dalle imprese associate. Attualmente le preoccupazioni rilevate sono di duplice natura: gestionale-organizzativo; economico

Per quanto attiene l’aspetto gestionale-organizzativo, le imprese agricole lamentano la mancanza di operai agricoli per la raccolta del prodotto e per lo svolgimento delle operazioni colturali (trapianto ortaggi). Forte è il rischio di non poter raccogliere totalmente le produzioni attuali e future. Inoltre, è allarmante l’aspetto legato alla carenza idrica, ad oggi stimiamo una perdita non inferiore al 30% delle produzioni in atto, nonché una forte contrazione delle superfici destinate in questi anni ad ortive con risvolti economici e sociali per il territorio.

Non trascurabili i danni subiti a causa delle gelate del 24 e 25 marzo. In merito alle lavorazioni per contenere la diffusione della Xylella tramite l’insetto vettore, sarebbe auspicabile una proroga delle lavorazioni del terreno dal 30 aprile al 15 maggio, perché dopo le piogge di queste ore l’erba ricrescerà nuovamente; inoltre a seguito della situazione di disagio dovuta all’emergenza coronavirus si chiede l’adozione di una linea di clemenza rispetto all’irrogazione delle sanzioni per mancate lavorazioni al terreno. Sarebbe auspicabile che al termine del lockdown e avvio della fase 2 ci fossero maggiori controlli nei porti pugliesi, per limitare/azzerare le importazioni di prodotti agricoli, che molto spesso fanno concorrenza sleale alle nostre produzioni, in quanto non di rado sono di dubbia provenienza e salubrità dal punto di vista dei residui da fitofarmaci.

Per l'aspetto economico, ad oggi registriamo forti speculazioni a danno degli imprenditori; disagi nel settore zootecnico per la vendita degli agnelli e capretti, forti preoccupazioni dovute alla riduzione del prezzo del latte sceso da 0.42 cent. a 0.36 cent. (salvo eventuali conguagli o interventi da parte dello Stato o della Regione Puglia).

Occorre intervenire presso i Sindaci della Provincia Jonica e della città di Taranto per consentire la riapertura dei fiorai per la vendita dei fiori così come riconosciuto nei provvedimenti collegati all’emergenza Covid19, come già richiesto con altra nota inviata a codesta Prefettura in data 9 aprile 2020. Si segnala che il settore degli agriturismi è in forte difficoltà al pari dei settori della ristorazione e della ricettività turistica; la cassa integrazione in deroga aumentata di ulteriori due mesi e pubblicizzare la possibilità di acquistare con i bonus nelle aziende i prodotti agricoli. Allo stesso tempo si registrano da parte dei consumatori-cittadini aumenti ingiustificati stimati tra il 20% - 30% per l’acquisto di prodotti di prima necessità tra cui quelli di provenienza agricola. Tale fenomeno di fatto sta determinando per le imprese agricole una forbice negativa dovuta alla non copertura dei costi di produzione sostenuti, e nel breve periodo determinerà la mancanza di liquidità che non consentirà di far fronte agli impegni in corso assunti verso le banche e i fornitori, con l'impossibilità di sostenere le anticipazioni per le produzioni. Infatti, è palese il mancato incasso delle fatture emesse a fronte di costi sostenuti. A tal proposito occorre che tutti gli istituti bancari, a fronte di un reale appesantimento delle debitorie aziendali (difficoltà a saldare le rate dei mutui in essere), aiutino concretamente le
imprese. È indifferibile che gli istituti bancari a seguito di provvedimenti autorizzativi nazionali, di concerto con la Regione e Provincia adottino quanto previsto dall’art. 5 Legge n. 102/2004 in merito alla ricostituzione del capitale agrario.

Al momento le banche sostengono di non aver ancora ricevuto disposizioni relative al prestito dei 25.000,00, (nonostante i provvedimenti del governo e la nota ufficiale dell’ABI) sarebbe auspicabile che una quota di quel prestito fosse concesso alle aziende in conto capitale per evitare di far indebitare ulteriormente le aziende. Inoltre, sarebbe auspicabile che la Regione Puglia acceleri le istruttorie delle pratiche PSR e con la liquidità disponibile (già riconosciuta dalla Unione Europea) possa ridefinire la destinazione delle stesse tenga conto delle esigenze del territorio rifinanziando alcune misure 4.1, 5.2 e primo insediamento, per consentire alle imprese che vogliono investire a farlo senza alcun problema, allo scopo di generare ricadute positive sul territorio in termini di occupazione e di economia. Sarebbero auspicabili interventi strutturali nella nostra provincia di ammodernamento della rete irrigua per il recupero di acqua e per consentire di invasare e non “mandare a mare” grossi quantitativi anche per avere maggiore “autonomia idrica” rispetto alla Regione Basilicata. Occorre chiedere al Governo di congelare le imposte e contributi dovuti dalle imprese per l’anno 2020 agricole fino a fine anno e prevedere rateizzazioni in diversi anni. Per questo Le chiediamo, Sig. Prefetto, di adoperarsi in tutte le Sedi Istituzionali affinché le criticità su esposte evitino a questo territorio eventuali tensioni sociali.
Nel confermare la disponibilità di CIA Agricoltori Italiani Due Mari per ulteriori chiarimenti ed approfondimenti e certi di un suo celere intervento, cogliamo l'occasione per indirizzarle parole di stima e cordialità

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