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Operazione Latentia: 6 misure cautelari tra Laterza e Ginosa. I dettagli dell'operazione

Il sequestro Il sequestro

All’alba di martedì 18 febbraio 2020, i carabinieri della compagnia di Castellaneta, coadiuvati da personale proveniente da diverse articolazioni del comando provinciale di Taranto e dal nucleo Cinofili carabinieri di Modugno, nei comuni di Ginosa e Laterza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 persone di Laterza (un 45enne, un 43enne, un 34enne e un 20enne) e di 2 persone di Ginosa (un 45enne e un 43enne), ritenute a vario titolo responsabili di concorso in tentata estorsione, spaccio di stupefacenti e porto abusivo di armi da sparo; in particolare, quattro persone sono state destinatarie di ordine di custodia cautelare in carcere, una è stata sottoposta agli arresti domiciliari, e ad una è stato notificato il “divieto di avvicinamento all’abitazione e ai luoghi frequentati dalle persone offese”. Le loro generalità non sono state rese note alla stampa.

L’indagine si è sviluppata dal febbraio al giugno del 2019, ed ha consentito di accertare la responsabilità a vario titolo dei 6 indagati in relazione ad un tentativo di estorsione in concorso, di cui rispondono due indagati, dei quali uno destinatario della custodia in carcere e l’altro del divieto di avvicinamento alle persone offese, vari episodi di spaccio e detenzione di stupefacenti in concorso, di cui rispondono 4 indagati, dei quali 3 destinatari della custodia in carcere e 1 degli arresti domiciliari e della detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo, di cui risponde un indagato destinatario della custodia in carcere.

La vicenda in particolare viene rilevata dagli inquirenti durante l’attività tecnica posta in essere in fase di indagini.

L’operazione, convenzionalmente denominata “Latentia”, dall’antico nome della città di Laterza dove è stata accertata la maggior parte degli episodi di spaccio, nasce inizialmente dalla denuncia sporta nel gennaio del 2019 dall’anziana madre di un uomo scomparso nel 2014, che aveva ricevuto una telefonata sulla sua utenza fissa con la quale uno sconosciuto, profferendo minacce di morte verso i congiunti della donna, le aveva intimato di sanare pretestuosi e non verificati debiti contratti dal figlio.

Le indagini hanno consentito di smascherare ed arrestare l’estorsore, che aveva agito in compagnia di un complice (destinatario della misura del divieto di avvicinamento alle persone offese), documentando, inoltre, nello sviluppo di tutta l’attività investigativa, anche l’esistenza di un altro gruppo di persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti, con il contestuale recupero, in due diverse circostanze, di alcune dosi di marijuana e cocaina.

Durante la fase esecutiva odierna, nell’abitazione del 20enne di Laterza sono stati sequestrati 3 grammi di cocaina, mentre nell’abitazione del 34enne di Laterza è stata rinvenuta e sequestrata una pistola scacciacani priva di tappo rosso.

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