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Il Pd di Massafra propone la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki

Patrick George Zaki Patrick George Zaki

Nel prossimo consiglio comunale potrebbe essere discussa la proposta del Partito Democratico di Massafra di conferire la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, lo studente 28enne dell’Università di Bologna arrestato il 7 febbraio 2020 in Egitto e da allora detenuto.

«Diamo anche a Massafra la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, detenuto ingiustamente in carcere in Egitto da un anno - inizia così la nota del segretario democratico Domenico Lasigna -. È passato oltre un anno da quando, il 7 febbraio scorso, Patrick George Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna, è stato arrestato in Egitto all’aeroporto internazionale del Cairo con l’accusa di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazioni illegali, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo.Un anno terribile per Zaki, di prigionia e di violenze ingiustificate, reo di impegnarsi attivamente nel campo dei diritti umani».

«Il nostro Paese e la nostra comunità - continua l'esponente Dem-  non si sono dimenticati di questo giovane ragazzo e sono diverse le iniziative per la sua liberazione portate avanti in questi mesi, dagli appelli, alle mozioni approvate in diversi consigli comunali italiani, fino alle numerose petizioni. Anche noi a Massafra, come Partito Democratico, abbiamo voluto fare, nel nostro piccolo, qualcosa di concreto per essere vicini a Patrick, perché venga liberato e perché possa, al più presto, tornare ad abbracciare la sua famiglia e a proseguire i suoi studi.

Il conferimento della cittadinanza italiana sarebbe un segnale fortissimo.

Certo la procedura è lunga, ma sappiamo che potrebbe diventare realtà se ci fosse la volontà politica da parte del governo italiano. Siamo infatti convinti che, con la concessione della cittadinanza Italiana per meriti speciali a Patrick, in riferimento del secondo comma dell’articolo 9 della Legge sulla cittadinanza Italiana, il nostro Paese darebbe un segnale forte alla comunità internazionale, prendendo allo stesso tempo una forte posizione politica interna.

Siamo sicuri che la proposta troverà una forte unione di intenti di tutta l’Amministrazione ed il consiglio comunale di Massafra, e, superando ogni divergenza, daremo un forte segnale di grande coesione.

Chiediamo a tutto il Consiglio un gesto super partes, verso il Governo e la comunità internazionale, che faccia capire la compattezza del nostro Paese e che esprima l’attenzione della nostra comunità e la nostra volontà affinché tutto il popolo italiano sostenga la causa di Patrick.

Anche la stessa famiglia di Patrick Zaki - conclude Lasigna-, nei giorni scorsi, ha lanciato un forte appello. La sorella di Zaki ha infatti promosso insieme al comitato “Patrick Libero” una petizione per concedere la cittadinanza italiana allo studente, chiedendo che l'Italia, sua casa adottiva, lo tuteli con lo status di cittadino italiano, oltre che con un sempre maggiore impegno per arrivare, al più presto, alla sua scarcerazione».

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