Angelo Giannotta e Roberto Giovinazzi«Con l’arrivo degli avvisi di pagamento per l’anno 2018, i proprietari di terreni su cui insistono dei depositi si sono visti chiedere il pagamento della tassa rifiuti raddoppiata, perché per scelta della giunta Quarto, non è stata più concessa la riduzione per il cosiddetto "fuori zona", ovverosia l’abbattimento del cinquanta per cento della parte variabile della tariffa».
Commentano così l'operato dell'amministrazione Quarto, Roberto Giovinazzi e Angelo Giannotta, rispettivamente coordinatore cittadino e responsabile finanza-tributi del direttivo di Massafra di "Lega per Salvini".
«Questi immobili, spesso vecchi di parecchi decenni, - continua la nota di Giovinazzi e Giannotta - nella maggior parte dei casi non possono essere utilizzati come ricovero di attrezzature agricole per i furti, sono stati considerati dall'amministrazione delle seconde case al mare o in collina.
In altri termini, per un deposito spesso inutilizzato, senza corrente elettrica, acqua e fogna è stata applicata una tariffa di quasi dieci euro a metro quadro uguale a quella dei supermercati e superiore agli uffici o agli studi professionali, ma anche alle banche e alle attività artigianali.
A ciò si aggiunge la constatazione che nella coltivazione dei terreni non si producono rifiuti ordinari bensì soltanto i contenitori, i sacchetti o le taniche, dei concimi, dei fertilizzanti e degli anticrittogamici, per i quali la legge prevede anche lo smaltimento mediante ditte specializzate e con il pagamento di almeno cento euro l’anno».
«Egregio sindaco e assessore alle attività produttive - concludono gli esponenti della "Lega per Salvini" - che avevate promesso di essere sensibili verso chi la terra la lavora e dalla stessa ci vive, non chiediamo la luna nel pozzo, ma proponiamo quale movimento politico della Lega di non confondere le ville al mare con dei magazzini che servono solo come ripari quando piove riconoscendo l’abbattimento del cinquanta per cento della quota variabile».
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