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Il centrodestra di Massafra: «Passerella mediatica del consigliere regionale Mazzarano»

Presidio Territoriale Assistenziale Matteo Pagliari di Massafra Presidio Territoriale Assistenziale Matteo Pagliari di Massafra

«Il momento è serio nella sua drammaticità, tutti noi abbiamo il dovere di guardare a quest’incubo che ci aggredisce inesorabilmente con gli occhi di chi deve trovare le energie per combatterlo, mettendo da parte divisioni e contrapposizioni sterili, campagne elettorali e ricerca del consenso, sciacallaggio politico e protagonismo inopportuno».

Così esordiscono, in una nota, a firma del segretario cittadino "Forza Italia" di Massafra Vincenzo Bommino, il segretario cittadino della "Lega - Salvini Premier" di Massafra Roberto Giovinazzi e il consigliere comunale dello stesso partito Antonio Tramonte, il consigliere comunale di "Massafra Futura" Nino Castiglia, il consigliere comunale di "Massafra Cambia" Raffaele Gentile e il consigliere comunale Ida Cardillo.

«Non possiamo però continuare ad assistere alla vergognosa passerella mediatica alla quale il consigliere regionale Mazzarano - continuano nella nota - ci sottopone con cadenza quasi giornaliera. Sebbene come forze di opposizione ci eravamo imposti di rimanere in silenzio, forse è arrivato il momento che la voce dei cittadini di Massafra dica senza mezzi termini a Mazzarano che il teatrino che ha messo in piedi per continuare la sua squallida campagna elettorale non può, e non deve, trovare terreno fertile.

La notizia che ha travolto ieri l’ospedale di Castellaneta non ha trovato, come sarebbe stato giusto aspettarsi, nessuna autocritica. Nessuno ha chiesto scusa, nessuno si è chiesto se, forse, i dirigenti dei nostri nosocomi sono selezionati in base alle appartenenze politiche o al consenso o al loro serbatoio di voti, e non alle qualità morali, professionali ed etiche. Sappiamo che i fatti sono in corso di accertamento, ma una riflessione profonda era doverosa e attesa. Nessuna autocritica, nessuna assunzione di responsabilità, niente!

Allora, caro Mazzarano, abbi il buon gusto di restare in silenzio, perché noi non ricordiamo, per quanto ci sforziamo di cercare nella nostra memoria, alcun tuo atto politico ufficiale nei confronti della sanità di Taranto e provincia, fatta eccezione per la vergognosa uscita dall'aula consiliare al momento di votare per decretare la morte dell'ospedale di Massafra. E molti cittadini hanno ancora negli occhi la foto con lo striscione “L’ospedale di Massafra è salvo, il centro sinistra mantiene le promesse”. Come fai ad apparire ancora? Com’è possibile un cinismo così violento e irrispettoso verso la tua gente?

Da oggi sono in atto i trasferimenti dei pazienti oncologici ed ematologici di Taranto presso le strutture della sanità privata (e grazie a Dio che ci sono, saremmo persi se fossimo affidati alla vostra organizzazione delle strutture pubbliche), è in atto cioè, la piena visibilità dell’evidenza della vergognosa politica sanitaria di Taranto e provincia degli ultimi 15 anni, cioè del periodo che tu e i tuoi compagni avete gestito la nostra regione e, negli ultimi 10, avresti dovuto essere tu il nostro rappresentante del territorio.

Ci siamo fatti passare passivamente la barzelletta dell’ospedale di comunità, da te e dal tuo presidente presentato in pompa magna (tanto ai massafresi li si può prendere in giro vero?), cavalcando irrispettosamente l’equivoco di farlo apparire come una riapertura dell’ospedale. Forse è il momento di dire basta, forse adesso è il momento di rispettare l’intelligenza dei tuoi concittadini.

Concludiamo con una richiesta, cioè con la richiesta di rovistare nella tua coscienza (siamo sicuri che ne hai una anche tu), di non pensare alla tua rielezione, di smettere con questa affannosa, costante, immorale, vergognosa e patetica ricerca di una nuova verginità da spendere nelle future campagne elettorali, di iniziare finalmente a lavorare, e lavorare sodo, per questa emergenza che sta per travolgerci e di ritrovare, se mai ne avessi avuta, onestà intellettuale e, non guasterebbe, un pochino (si, anche un pochino basterebbe) di etica politica.

Cerca anche tu, per una volta, di essere sincero con i tuoi concittadini e di portare a casa dei risultati che non siano solo spot elettorali. Metti fine allo sciacallaggio, dai una giustificazione al tuo ruolo, dopotutto ti paghiamo per fare questo».

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