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Addio a Inna e Alex: un’intera comunità sconvolta dalla tragedia

Palagiano dall’alto Palagiano dall’alto © Antonino Coppola | Vivi

Un'intera comunità sotto shock: Palagiano non si dà pace per la morte della quarantenne Inna Aprilova e del suo figlioletto Alexander Pastore, appena dodicenne. Sono loro le vittime del terribile incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di martedì 16 aprile in località San Basilio, in un tratto maledetto della strada statale 100, ormai ribattezzata "strada della morte".

Saverio, il padre del piccolo Alexander, era alla guida della Kia Sportage bianca che ha impattato con un mezzo pesante; soccorso dai sanitari è stato trasferito d’urgenza al Santissima Annunziata di Taranto e risulterebbe ancora in pericolo di vita. A casa però lo attende presto la sua figlia minore, attualmente accudita da sua nonna materna. 

Un'autentica tragedia: Inna Aprilova proveniva dalla Bulgaria ma a Palagiano si era integrata benissimo tanto da essere amata da tutti. Il piccolo Alex, invece, era un ragazzino pieno di vita e anche un promettente portiere di calcio in forza alla Nick Bari.

La famiglia da qualche tempo si era trasferita a Chiatona, in una piccola porzione di territorio che ricade nelle competenze di Massafra, ma è da considerarsi a tutti gli effetti di Palagiano, centro cittadino che continuavano a frequentare quotidianamente e che in passato li aveva visti parte attiva nel mondo del volontariato.

Al momento non si conosce la data dei funerali e nemmeno il luogo in cui sarà possibile porgere un ultimo saluto ma intanto, sui social, la famiglia della donna ha chiesto rispetto, silenzio e preghiera.

«Viviamo un altro giorno straziante perché piangiamo una giovane mamma e suo figlio tragicamente strappati alla vita e preghiamo per un giovane padre ricoverato in gravi condizioni» è stato il commento del sindaco di Palagiano Domiziano Lasigna. «Piangiamo due anime buone, vittime di una tragedia insensata, su di una strada che troppe vite ha già distrutto e che non può più concedere esitazione alcuna. Siamo impotenti e attoniti – ha concluso – perciò imponiamoci il silenzio e la preghiera per ricordare le giovani vittime e confortare i familiari».

Salgono così a 9, in meno di 5 mesi, i decessi avvenuti su soli 20 chilometri di una strada statale disgraziata. Un tratto, quello che da Gioia del Colle passando per Mottola viaggia a tutta velocità sino a Massafra, in cui si procede a doppio senso di marcia senza barriera centrale e senza guardrail.

Un tratto maledetto in cui il limite massimo oscilla tra i 70 e i 50 chilometri all'ora. Proprio come è indicato in corrispondenza del traffico chilometro 52, tra il bar-salumeria “Lo spaccio” e il ristorante “Sala Azzurra”: il punto preciso in cui ieri pomeriggio Inna e Alexander, una giovane mamma con il suo amato figlioletto, hanno tragicamente perso la vita.

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