
Alessandro Albanese rompe il silenzio sul caso sollevato questa mattina: il candidato dell’Udc più votato a Massafra conferma la sua ineleggibilità. A fermarlo, una condanna risalente al 2001.
Dopo le domande aperte dal nostro articolo pubblicato questa mattina, è lo stesso Alessandro Albanese a chiarire i motivi della sua esclusione dal consiglio comunale di Massafra, nonostante le oltre 250 preferenze raccolte nella lista Unione di Centro.
«Solo oggi ho appreso di non poter essere considerato eleggibile a causa di una vecchia condanna», ha scritto in una nota inviata alla stampa. La condanna in questione risale al 2001: quattro mesi con sospensione della pena e con non menzione, una vicenda che – sottolinea Albanese – «non mi rappresenta» e che «non ho mai ritenuto giusta».
L’ineleggibilità sarebbe dunque legata all’assenza di riabilitazione, condizione necessaria per candidarsi e ricoprire incarichi pubblici in caso di condanne anche lievi.
Nel documento ufficiale già pubblicato ieri all’albo pretorio, il suo nome non compariva tra i consiglieri proclamati eletti: al suo posto risultava Carmela Mastrangelo, seconda per preferenze nella lista Udc con 122 voti. Una discrepanza che aveva alimentato dubbi e ipotesi, tra cui quella di un possibile errore o di una rinuncia dell’ultimo minuto. Ora, invece, arriva la conferma.
«Mi spiace per chi ha creduto in me, per chi mi è stato vicino in questa campagna elettorale, per chi mi ha dato fiducia col voto o con un semplice incoraggiamento», ha scritto Albanese.
«Io ci sono e ci sarò sempre. Continuerò a battermi per la mia comunità e per difendere i miei diritti nelle sedi opportune», aggiunge, sottolineando di voler affrontare questo nuovo percorso «con la testa alta».
L’ultima volta era entrato in consiglio comunale nel 2022, in sostituzione del candidato sindaco sconfitto nel 2021 Nino Castiglia, che si era dimesso per motivi familiari nel settembre di quell’anno.
Il caso sarà definitivamente chiuso lunedì 7 luglio alle 19, durante la proclamazione ufficiale degli eletti in sala consiliare, quando il presidente dell’ufficio centrale elettorale leggerà l’elenco definitivo del nuovo consiglio comunale.
Nel frattempo, l’esclusione di Albanese chiude anche la prima anomalia della nuova maggioranza guidata da Giancarla Zaccaro, che si prepara ora all’avvio operativo dell’amministrazione e alla surroga dei consiglieri che entreranno in giunta.
La nota stampa integrale:
La giustizia è uguale per tutti, ma per alcuni sembra meno uguale degli altri.
Solo oggi ho appreso di non poter essere considerato eleggibile a causa di una vecchia condanna, una vicenda che non ho mai ritenuto giusta e che non mi rappresenta (4 mesi con sospensione della pena e con "non menzione", nel 2001). È un colpo amaro, ma non mi abbatte. A volte la giustizia sembra non essere davvero giusta.
Mi spiace per chi ha creduto in me, per chi mi è stato vicino in questa campagna elettorale, per chi mi ha dato fiducia col voto o con un semplice incoraggiamento.
A voi dico: io ci sono e ci sarò sempre. Continuerò a battermi per la mia comunità e per difendere i miei diritti nelle sedi opportune. Lo farò con la testa alta, perché chi mi conosce sa che la mia storia parla da sé.
Il mio impegno non finisce qui. È solo l’inizio di un nuovo percorso, che affronterò con la determinazione di chi non ha nulla da nascondere e di chi vede il futuro come un tutto da costruire.
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