Nella notte tra il 22 e il 23 agosto nove tartarughine Caretta Caretta si sono schiuse nel primo dei due nidi individuati questa stagione lungo la spiaggia di Castellaneta Marina.
Le operazioni sono coordinate da Legambiente Mare e Gravine, referente territoriale del progetto europeo Life Turtlenest, e realizzate in collaborazione con il Centro Recupero Tartarughe Marine di Policoro.
Le attività di guardiania coprono un tratto costiero che si estende da Ginosa a Chiatona, con l’obiettivo di tutelare la nidificazione e garantire la sopravvivenza delle tartarughine.
Il nido è stato individuato il 27 giugno, grazie al monitoraggio quotidiano dei volontari lungo le coste di Ginosa, Castellaneta e Palagiano. Immediatamente messo in sicurezza con l’ausilio del CRTM WWF Policoro, è stato protetto durante l’incubazione (stimata tra 45 e 70 giorni). Contestualmente, è stato scoperto un secondo nido l’1 agosto nei pressi della passerella "Cicala", fatto confermato dal volontario Pietro Manigrasso di Legambiente e messo in sicurezza dal personale del CRTM WWF.
I referenti di Legambiente Mare e Gravine hanno commentato l'accaduto con il seguente post su Facebook: «Nella notte tra il 22 e il 23 agosto la luna calante ci ha accompagnati per assistere al magico momento della nascita di nove piccole tartarughe Caretta Caretta a Castellaneta Marina… l’unione tra Legambiente Mare e Gravine e Oasi WWF Policoro, l’impegno dei tanti volontari… è fondamentale per aiutare le piccole a raggiungere il mare…»
Le attività includono turni notturni di guardiania, con il coinvolgimento di volontari, biologi e studenti universitari che, con pazienza e dedizione, assistono le emergenti verso il mare.
Questa iniziativa non solo rappresenta un risultato significativo per la conservazione della specie Caretta caretta, classificata come vulnerabile, ma conferma anche il ruolo strategico del litorale tarantino nella protezione della biodiversità marina.
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