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C'E' ANCHE UN MASSAFRESE TRA I DENUNCIATI PER I DISORDINI DI GALLIPOLI-TARANTO

C C'E' ANCHE UN MASSAFRESE TRA I DENUNCIATI PER I DISORDINI DI GALLIPOLI-TARANTO | © Massafra

Nel derby dello jonio tra Gallipoli e Taranto dello scorso 2 novembre i tifosi rossoblu sono stati protagonista di atti di violenza e di danneggiamenti.



La partita valida per campionato di serie D è finita con il risultato di 1 a 1, con il pareggio dei padroni di casa a tre minuti dal 90esimo. Circostanza che ha indispettito alcune frange estreme dei tifosi ospiti che cercavano una "resa dei conti" fuori dal terreno di gioco. Ci sono volute le cariche della polizia per evitare che le tifoserie venissero a contatto, ma non è stato possibile evitare che termine di Gallipoli-Taranto , una frangia di sostenitori ospiti di rendesse si dedicasse a danneggiamenti ed atti di violenza . Le riprese video effettuate dagli operatori di polizia, esaminate della Questura di Taranto,e le indagini condotte dagli agenti del commissariato di Gallipoli e dai loro colleghi della Digos di Taranto hanno consentito l’identificazione di sette tifosi . A tutti i facinorosi è stato applicato il provvedimento amministrativo del Daspo. Sono stati deferiti all'autorità giudiziaria : G. C., 23enne di Massafra, ritenuto responsabile di danneggiamento aggravato per aver infranto, con il lancio di una bottiglia, una vetrata di un centro commerciale posto nelle vicinanze dello stadio, nel cui piazzale erano state parcheggiate le autovetture dei tifosi tarantini , C.A. 40enne di Taranto, ritenuto responsabile di invasione del rettangolo di gioco ed accensione di fumogeni; C. G. 31enne di Taranto, entrato nel settore riservato ai tifosi gallipolini incitando allo scontro fisico; M. E., 53enne nato a Martina Franca e residente a Taranto, ritenuto responsabile di danneggiamento, avendo infranto con un tubo metallico una delle paratie in vetro che separano gli spalti dal rettangolo di gioco; C. D., 38enne di Taranto, ritenuto responsabile di aver invaso il campo di gioco al termine della gara; C. I., 29enne nato a Taranto, ritenuto responsabile di avere, al termine della gara, all’esterno dello stadio, lanciato sassi contro i tifosi del Gallipoli; G. R., 33enne di Taranto, accusato di aver tentato più volte, al termine della gara, all’esterno dello stadio, brandendo una cinghia, di forzare lo schieramento degli agenti di polizia per arrivare allo scontro con la tifoseria locale . Sono in corso ulteriori accertamenti per l'individuazione degli altri teppisti coinvolti nei disordini del dopo partita.

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