carabinieriQuattro "caporali" sono finiti in manette nella giornata di ieri nell'ambito di un'operazione messa a segno dalla "task force" del comando provinciale dei carabinieri di Taranto, istituita per reprimere il fenomeno del caporalato e del lavoro nero o irregolare.
Durante una predisposta attività di monitoraggio sul territorio di Castellaneta Marina, i carabinieri hanno tratto in arresto un 31enne, un 36enne ed un 37enne, tutti di nazionalità marocchina, domiciliati nelle contrade di Castellaneta. Sono scattati gli arresti anche per un 56enne di Ginosa, risultato essere il proprietario del terreno.
I soggetti sono accusati a vario titolo dei reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Nel corso degli accertamenti è emerso che i tre extracomunitari avevano provveduto a reclutare 9 loro connazionali, di età compresa tra i 20 ed i 32 anni, tutti senza permesso di soggiorno, destinandoli al lavoro nei campi in contrada "Pantano", a Ginosa.
Nel corso dell’attività investigativa, inoltre, sono emerse le condizioni di sfruttamento a cui erano sottoposti i lavoratori, che ricevevano una retribuzione di 30 euro al giorno per circa sette ore di lavoro, con la decurtazione di 5 euro al giorno per il trasporto e di ulteriori 50 euro al mese per occupare un alloggio, sito in contrada "Gaudella" a Castellaneta. Questo è risultato privo delle condizioni igieniche necessarie, in violazione alle norme contrattuali, di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Al proprietario del terreno sono state contestate alcune violazioni amministrative per un importo di circa 80 mila euro oltre a una serie di ammende per 65 mila euro. Anche il proprietario dell’immobile affittato abusivamente ai cittadini extracomunitari è stato denunciato alla Procura di Taranto con l'accusa di favoreggiamento della permanenza sul territorio nazionale di immigrati irregolari.
Tutti gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati condotti agli arresti domiciliari così come disposto dall'autorità giudiziaria. I veicoli utilizzati dai tre extracomunitari sono stati sottoposti a sequestro penale.
Andrea Carbotti
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