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Castellaneta Marina, "Un'altra Città": «​Gugliotti e Angelillo, siate coerenti!»

Castellaneta Marina Castellaneta Marina

Il movimento politico castellanetano "Un’altra città" condivide con forza il ribadimento da parte dell’amministrazione comunale, tramite il sindaco Gugliotti e l’assessore a Castellaneta Marina Angelillo, del secco no alle trivellazioni nel mar Jonio, per tutelare e difendere mare e territorio.

«Peccato però - aggiunge il movimento - che l’Amministrazione parla bene ma razzola male, molto male; ci riferiamo, infatti, alla determina n.1733 del 05.12.2018 dell’Architetto Dalò, che con l’approvazione in Consiglio comunale, permetterà la svendita di 1000 metri quadri di "Pinetina" comunale alla ditta Oiram, già concessionaria.

Una svendita a “richiesta” del territorio e della costa del Comune di Castellaneta, che ancora una volta farà in modo che la bellezza del mare, che insieme vogliamo salvare dalle trivelle, sia a disposizione sempre dei pochi e non di tutti.

Tenuto presente - aggiunge il movimento che nel 2017 presentò Donatello Lemma candidato sindaco di Castellaneta - che la procedura seguita non ci pare corretta in quanto manca un ulteriore passaggio in Consiglio comunale per l’alienazione definitiva, così come previsto dal parere del Ministero dell’Interno del 23.02.2009, non si capisce infatti come mai si vende un immobile dove si incassano 2mila e 500 euro annui al prezzo di 55mila euro e si vende un bene demaniale, la cosiddetta "Pinetina", che in passato ha già creato non pochi problemi al Comune di Castellaneta, in quanto bene non alienabile facente parte del patrimonio indisponibile.

Se a questo si aggiunge che a distanza ormai di 5 anni dall’incarico, si è riusciti ad approvare il PUG, ma non ancora il Piano delle Coste, una domanda ci sorge spontanea: colpa dell’incapacità del tecnico o impossibilità di varare un documento così importante per la salvaguardia della nostra costa e dei diritti dei cittadini alla libera balneazione?

Ancora una volta chiediamo a gran voce all’Amministrazione comunale l’approvazione del Piano delle Coste che ricordiamo non permette di poter dare nuove concessioni o allargamenti ai privati di spiaggia pubblica e richiediamo, inoltre, la revoca dell’alienazione per i motivi di carattere procedurale e di economicità, oltre che per la preservazione della nostra costa già pesantemente occupata da manufatti abusivi e stabilimenti balneari.

Infine - concludono gli attivisti de "Un'altra Città" - vorremmo essere partecipi anche di come verranno effettuati gli allargamenti e la prosecuzione delle due strade di via Tereskova e via Scott verso il lungomare e a tal proposito ci piacerebbe visionare i progetti esecutivi per verificarne la fattibilità ambientale».

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