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Futuro dell'ospedale San Pio, il comitato di cittadini a confronto con i vertici Asl

L L'ospedale San Pio di Castellaneta

L’Asl ionica ha aperto gli uffici della direzione generale ai cittadini che lo scorso 6 settembre hanno marciato in difesa dell’ospedale di Castellaneta.

La settimana scorsa il portavoce del comitato Antonio Mezzapesa, accompagnato da Basilio Solazzo e Maria Teresa Petrosino, ha incontrato il direttore generale Stefano Rossi, il direttore sanitario Vito Gegorio Colacicco e il direttore del “San Pio” Emanuele Tatò. Il confronto è figlio di una richiesta che il comitato aveva inoltrato all’Asl proprio a valle della manifestazione, mirata a capire quale sarà il destino del nosocomio che attende di diventare concretamente un ospedale di primo livello, con tutte le dotazioni previste dal piano di riordino ospedaliero varato dalla Regione.

«Nel corso dell’incontro – ha scritto Mezzapesa a nome del comitato –, abbiamo esposto le motivazioni che ci hanno portato a manifestare in favore dell’ospedale “San Pio”. Il dibattito è risultato serrato e leale, ognuna delle parti ha esposto le proprie ragioni andando nel merito dei problemi». Che sono annosi, ma sono esplosi con la chiusura del “punto nascita” e di Pediatria quest’estate.

«Abbiamo chiesto specificazioni in termini di tempistica – ha continuato Mezzapesa –, ovvero quando avremmo avuto la riapertura definitiva e totale dei reparti, quando ci sarebbe stata l’applicazione piena della delibera di riordino che prevede il primo livello, con relative attrezzature, aperture reparti e adeguamento delle Piante Organiche». Quesiti ai quali Rossi non si è sottratto, ricordando preliminarmente come la principale causa di tutti i disagi sofferti è la carenza di medici, “patologia” di portata nazionale.

Secondo quanto dichiarato dal direttore generale, almeno 7 medici avrebbero risposto all’appello per coprire le carenze di Pediatria e “punto nascita”, sufficienti per mandarli avanti. Il concorso per il primariato di Medicina, inoltre, si starebbe concludendo e nel medesimo reparto si starebbero aprendo delle stanze dedicate alla lungodegenza. Entro metà ottobre, invece, potrebbero essere assegnate le gare relative all’approvvigionamento delle attrezzature e ai lavori per avviare Utic e Rianimazione, due pietre miliari per chi ha sempre sostenuto il “San Pio”. «Notizie che non possono che farci piacere – ha aggiunto il portavoce –. Incalzati sulla data di termine dei lavori, con la conseguente apertura dei reparti, i vertici dell’Asl ci hanno risposto che è loro convinzione che si possano concludere entro la primavera».

Cittadini soddisfatti, quindi, ma non rassegnati. Colacicco ha accettato di programmare incontri periodici con loro, per fornire notizie sull’avanzamento dei progetti e sulla situazione del personale. «Noi siamo fiduciosi che tutto verrà fatto, ma se si dovessero rivelare solo false promesse riprenderemo la protesta ancora più forte, avremo tempo e modo per dimostrarlo».

Il comitato ha salutato la dirigenza esprimendo particolare apprezzamento per il lavoro del dottor Tatò, cui ha offerto piena collaborazione, comunicando che inoltrerà richiesta di incontro anche alla terza commissione “Sanità” della Regione Puglia.

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