news ed eventi CIA

Ospedale Castellaneta, l'assessore Cellamare: «Io non ci sto!»

L L'assessore ai Servizi Sociali Alfredo Cellamare

Una posizione dura, a tratti ostile, quella presa dall’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Castellaneta, Alfredo Cellamare, contro Regione e management dell’Asl ionica.

Il blocco del reparto di Pediatra e del “punto nascita”, infatti, urla vendetta dalla comunità castellanetana. Cellamare si pone diverse domande, partendo dall’assenza di programmazione che ha provocato il caos estivo, passando per il… refuso che avrebbe cancellato dal piano di riordino proprio il reparto di Pediatria del “San Pio”, «refuso che permane da 4 anni, nonostante sia stato fatto notare in ogni sede», fino all’inspiegabile scomparsa dell’Asl di Taranto dalle scelte dei pediatri che scorrono le graduatorie, secondo Cellamare più orientati verso Bari. Con la botta finale dei segnali negativi rispetto alla programmazione di personale e servizi, che secondo l’assessore avrebbero penalizzato Castellaneta a favore di altre strutture.

Situazione non più tollerabile, questa, per Cellamare, che parlando di “Italia smarrita” se non riesce a garantire il diritto all’assistenza sanitaria, ricorda la condizione di affanno di molti altri reparti e lo spirito di abnegazione del personale «che ogni giorno lavora in salita per far sì che l’ospedale di Castellaneta possa essere punto di riferimento dell’intero territorio».

La domanda più importante dell’assessore, infine, è se per il “San Pio” ciò che è temporaneo sia destinato a essere definitivo: «Che si vuole fare del nostro ospedale?».

Tra i politici castellanetani che proprio non ci stanno, Cellamare è in buona compagnia: nei giorni scorsi, infatti, i consiglieri comunali di opposizione Agostino De Bellis, Antonio D'Ambrosio e Giambattista Di Pippa hanno affidato a Facebook il loro pensiero.

«Che fine hanno fatto le promesse dei politici fatte a giugno?» ha tuonato De Bellis. «Mi guardo intorno e leggo solo polemiche - ha commentato invece D'Ambrosio -. Politici locali e non, che invece di cercare soluzioni condivise, invece di mettere l'interesse dei cittadini sopra ogni cosa, strumentalizzano tutto e tutti in cambio di 5 minuti di visibilità».

«Dopo la conferenza dei sindaci, dovevano seguiere tavoli tecnici e incatenamenti - ha ammonito Di Pippa -, ma nulla di tutto ciò é stato fatto nonostante l'offerta delle catene.

Da questa classe dirigente che amministra il nostro territorio non possiamo aspettarci nulla di positivo, serve una mobilitazione dal basso che costringa la dirigenza Asl e l'assessore alla Sanità Michele Emiliano a mettere in campo misure risolutive come fatto da altre regioni.

Nei prossimi giorni metteremo in campo iniziative coinvolgendo tutti gli operatori del settore affinché i riflettori restino accesi.»

Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui

La Redazione - ven 19 aprile

Figurano anche Ginosa, Laterza, Mottola e Castellaneta tra i comuni pugliesi obbligati ...

La Redazione - ven 19 aprile

L'assessore comunale al Commercio Francesco Rotolo è il nuovo presidente del ...

La Redazione - sab 20 aprile

Il campionato di Serie C è pronto a far calare il sipario sulla regular ...