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Rudy Valentino: il divo e l’arte cinematografica: gli studenti scoprono Rodolfo Valentino

Il maestro Loglisci al centro della sala Il maestro Loglisci al centro della sala

La “Fondazione Valentino” ha celebrato, lo scorso 6 maggio, il 124° anniversario della nascita del mito del cinema muto.

E’stato organizzato un incontro sul tema“Rudy Valentino. Il divo e l’arte cinematografica”. Sono intervenuti il presidente della Fondazione, il professor Antonio Ludovico, lo storico Pietro Loglisci e il critico cinematografico Guido Gentile.

Invitati di riguardo, studenti e studentesse di classi degli istituti superiori “Mauro Perrone” e “Q.Orazio Flacco”.

Nella presentazione Ludovico ha voluto rivolgersi in particolare ai giovani per rimarcare l’attualità di Valentino come persona più che come divo: un pacifista, un autentico femminista, a dispetto dell’etichetta di seduttore. Quanto al divo, non è stato solo un fenomeno di costume, ma un attore vero, che ha anticipato l’Actor’s Studio di Lee Strasberg, da cui sono usciti miti più recenti come Marlon Brando e James Dean.

Pietro Loglisci ha coinvolto l’uditorio, sottolineando che Rodolfo Valentino aveva circa l’età degli studenti presenti quando decise di andare oltre oceano, dove seppe provvedere da solo a se stesso fino a raggiungere gli obiettivi prefissati, con coraggio e determinazione.

I presenti hanno potuto apprezzare la passione e lo scrupolo con cui lo storico del “Sacco” di Castellaneta, attraverso un pluriennale lavoro di divulgazione relativo alla filmografia di Valentino, sta portando alla luce quella che agli occhi di giovani spettatori può apparire “archeologia del cinema”.

Con accattivante competenza, Loglisci ha commentato alcune scene del film “I quattro cavalieri dell’Apocalisse”, facendo notare come Valentino, con la propria capacità di interprete, ha saputo superare i pregiudizi della società americana, per la quale i non-anglosassoni, come gli italiani, non erano degni di vedersi assegnare ruoli da protagonista nel mondo dello spettacolo.

Infine, il critico cinematografico Guido Gentile ha messo in luce il Valentino promotore di tendenze in anticipo sui tempi: l’orologio da polso sui polsini della camicia, non è un’invenzione dell’avvocato Agnelli, il signor Fiat; così come Cristiano Ronaldo, il più famoso calciatore attuale, non ha fatto nulla di nuovo, facendosi costruire una casa da sogno.

Valentino l’ha preceduto, acquistando una sfarzosa villa a Beverly Hills, che chiamò “Nido del falco”. Gli attuali curatori d’immagine possono imparare da Valentino.

Il 9 maggio si terrà un’altra importante iniziativa: presso la “Fondazione Valentino” , alle 19, sarà proiettato il film “I quattro cavalieri dell’Apocalisse”, restaurato da Pietro Loglisci.

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