Trasporto disabiliAncora fumata nera, mentre i giorni passano, sull'incresciosa questione legata al trasporto dei cittadini diversamente abili dei comuni della provincia di Taranto, nei rispettivi centri sanitari di riabilitazione dei vari ambiti territoriali sociali.
Da Manduria a Ginosa, circa 200 famiglie non possono ancora usufruire del servizio a causa di beghe legate al passaggio tra la ditta appaltatrice, interdetta per gravi inadempienze, e la ditta subentrante.
In sintesi, per ora ancora bus fermi in garage e famiglie lasciate a casa, abbandonate al loro destino formalmente per mancanza di carburante.
«Siamo di fronte ad uno scandalo sociale senza precedenti - ha commentato l'assessore ai Servizi Sociali di Castellaneta - Alfredino Cellamare -. I genitori sono disperati, mentre qualcuno continua a giocare sulla pelle dei disabili. Con la vecchia gestione, quella del centro Osmairm, mai nessuno è rimasto a piedi neanche solo per un giorno.
Faccio l'ultimo appello ai consigliere regionali tutti, ai dirigenti Asl e per conoscenza al signor prefetto: siamo dinnanzi ad un delitto sociale, una situazione squallida con tutti i presupposti per una denuncia per immotivata interruzione di pubblico servizio.
Oltre alle famiglie dei ragazzi diversamente abili, bisogna salvaguardare autisti ed accompagnatori, ad oggi senza retribuzione corretta e gravi problemi contrattuali.
La Asl, sollecitata a più riprese, ha assicurato che risolverà in tempi brevi ma il tempo sta scadendo: care famiglie, vi sono vicino. A tutte le forze politiche invece - la chiosa di Cellamare - dico: la vera politica risolve i problemi, non sfila e non fa passerelle. Sappiate che dall'altra parte ci sono ragazzi e ragazze meno fortunati di noi, svegliatevi e fate il vostro dovere».
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