Chi ha vinto e chi ha perso voti in quattro anni a Massafra
Quattro anni possono cambiare tutto. A Massafra il confronto tra i voti ottenuti dai candidati al consiglio comunale nel 2021 e quelli raccolti nel 2025 racconta storie di crescita personale, consolidamento del consenso e, in alcuni casi, veri e propri crolli.
Sono 58 i candidati che abbiamo individuato come presenti in entrambe le tornate elettorali, permettendo un'analisi diretta. Se qualche nome è sfuggito al confronto, ce ne scusiamo in anticipo. Il dato più rilevante è quello di Maurizio Baccaro, che con la lista Ambiente e Progresso è passato da 191 a 396 voti: un balzo di +205 preferenze, il più alto in assoluto seguito dalla candidata Annamaria Antonante, passata da Fratelli d’Italia a Massafra Libera, guadagnando 133 voti.
Subito dietro, tra le performance più brillanti:
- Angelo Giannotta (Futura): +123 voti rispetto al 2021
- Raffaele Gentile (Massafra Libera): +93
- Annarita Laghezza (Massafra Terra Nostra): +76
- Antonio Viesti (Forza Italia): +98
Tra i casi negativi più evidenti:
- Rosa Termite (Forza Italia): -206 voti
- Michele Bramante (Democrazia Cristiana con Rotondi): -123
- D’Eri Antonella (Forza Italia): -139
- Laghezza Francesca (Fratelli d’Italia): -123
- Spinelli Atena (Massafra Libera): -96
Alcuni candidati, come Vita Massaro (Forza Italia), confermano un alto livello di consenso, pur con una leggera flessione (da 681 a 650 voti). Altri mantengono valori stabili, come Ida Cardillo e Domenico Putignano.
Il dato complessivo mostra una competizione sempre più personalizzata: non è solo il simbolo della lista a fare la differenza, ma la credibilità del candidato, la sua presenza sul territorio e la capacità di catalizzare preferenze dirette.
Con il ballottaggio alle porte tra Zaccaro e Fisicaro, questi numeri offrono uno spunto in più per capire su quali figure si costruiranno le future alleanze in consiglio.
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