
Oggi, sabato 16 agosto, a Palagiano la solennità di San Rocco da Montpellier ha richiamato la comunità in devozione e riflessione.
Alle 19:30, nel piazzale delle opere parrocchiali, il sindaco Domiziano Lasigna ha consegnato simbolicamente le chiavi della città al santo patrono, gesto seguito dalla santa messa presieduta dal vescovo della diocesi di Castellaneta mons. Sabino Iannuzzi, a suggello del legame tra autorità civili ed ecclesiastiche.
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In mattinata, alle 8, i tradizionali botte romani hanno annunciato l’inizio della festa, richiamando i fedeli alla preghiera e al senso di appartenenza alla città.
Nel discorso ufficiale, il sindaco ha voluto restituire al gesto della consegna due significati profondi: speranza e pace. Ricorrendo al concetto nietzscheano di azione inattuale, ha invitato i cittadini a un impegno coraggioso, che va oltre l’utile immediato per seminare futuro. La speranza, ha affermato, non è mera attesa ma scelta creativa contro il cinismo; la pace, non è sola assenza di conflitti ma tessitura quotidiana di relazioni autentiche.
Un’altra chiave di lettura della cerimonia, secondo il primo cittadino, è quella dell’identità e dell’appartenenza. Abitare una comunità non significa erigersi in mura difensive, bensì riconoscere di far parte di una storia più grande, aperta al dialogo e alla responsabilità condivisa.
Il significato si amplia nel contesto dell’anno giubilare: la benedizione impartita nel dicembre 2024 da papa Francesco ha segnato il motto del 2025 — pellegrini di speranza e costruttori di pace — rendendo la festa di san Rocco un’occasione non solo religiosa ma di ispirazione universale.
Le celebrazioni proseguiranno nei prossimi giorni festivi dedicati al patrono, secondo la tradizione di Palagiano.
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