
«È ormai alle spalle il consiglio comunale che possiamo archiviare come il più squallido di tutti i tempi, dove la parola d’ordine è stata una ed una sola: arroganza».
Così esordiscono, in una nota inviata alla stampa, segretario cittadino della "Lega - Salvini Premier" di Massafra Roberto Giovinazzi e il vice segretario cittadino Alessandro Albanese.
«Si - continuano nella nota -, l’arroganza di passare ore a darsi reciprocamente pacche sulle spalle, dove quelli che "come siamo bravi" erano secondi solo a quelli che "ma guarda come siamo belli", dove la retorica di "siamo in prima linea" era seconda solo a "siamo stati in trincea", dove la vergogna è stata seconda solo alla spudoratezza e, solo e unicamente per motivi di spazio, vogliamo risparmiare ai lettori tutto il resto che è affiorato nella sala del teatro comunale e nei comunicati stampa che hanno seguito. Ci chiediamo: perché non completare l’opera con una scena da un balcone al grido: "abbiamo sconfitto il Covid-19?". Dati i toni vergognosamente trionfalistici a cui hanno sottoposto l’opposizione, ci sarebbe stato anche quello. D’accordo, non sarebbe stata un’esclusiva, ma ci sarebbe stato.
Arroganza quindi, quella con la quale in sindaco rivendicava azioni di contenimento del virus che noi, per quanto forte sia lo sforzo di memoria, ricordiamo esaurire l’efficacia in una serie di selfie in pullman semivuoti, dove non occorre adoperare particolare malizia per ricondurli a squallidi motivi di campagna elettorale.
Arroganza nel dirigere la seduta da parte del presidente del consiglio comunale nello zittire senza alcun rispetto i consiglieri di opposizione.
Arroganza che ha trovato seguito anche nei comunicati stampa rilasciati il giorno seguente, dove il sindaco tenta di rispondere ad una nostra proposta (concedere tutto il suolo pubblico possibile agli esercenti massafresi) con un provvedimento "singhiozzo", cioè non quello di mettersi al lavoro per realizzare il necessario, che sarebbe a costo zero, ma quello di invitare, per quelli che già ne usufruiscono, una eventuale estensione con uno sconto fiscale. Certo, lo accogliamo e lo teniamo per buono, ma, caro sindaco, è davvero troppo poco da offrire ai tuoi concittadini ormai in ginocchio. Abbi più coraggio, prendi qualche responsabilità e, anche se ti risulta difficile, smetti i tuoi panni e indossa quelli che di, come i commercianti massafresi, non ha la dignità di potersi guadagnare da vivere da quasi tre mesi, è difficile per chi è super garantito come te, ma puoi farcela.
Arroganza e vergogna è quello che ci viene in mente a leggere il comunicato dell'assessore Guglielmi, lei, è vero, è così inebriata dalla poltrona del potere, che, siamo sicuri, non riesce proprio a rendersi conto della vergogna gestione dei buoni spesa di questo periodo. Ci ha colpito molto, tra le altre, la frase: "...chiamati ad un lavoro immane per andare incontro al bisogno reale delle fasce più deboli".
Ma assessore Guglielmi, sul serio? Stendendo un velo pietoso sul suo accenno ai "furbetti", dove prendiamo atto che, in tempi del Coronavirus, la voglia di "sceriffaggio" non risparmia neppure gli assessori, ma davvero crede che la miseria prevista per i bisogni alimentari dei massafresi allo stremo possa essere 10 euro a settimana di media? Ha mai provato, caro assessore, ad entrare in un supermercato e, per una famiglia di 4 persone, pretendere di fare provviste per una settimana con 40 euro? Non ha mai immaginato, nel "elettoralmente creativo" sistema di distribuzioni della miseria che avete chiamato "buoni spesa", la povera gente è stata sottoposta ad una gogna vergognosa e irrispettosa delle minime tutele di privacy che qualsiasi umana sensibilità, seppure rudimentale, avrebbe dovuto rispettare? Troppo difficile distribuire due spiccioli senza cogliere l’occasione elettorale? Assessore Guglielmi, ci saremmo aspettati delle profonde scuse alla popolazione appartenente alle "fasce più deboli", i quali non solo hanno dovuto subire l’umiliazione di venire a prendere un elemosina, ma hanno visto moltiplicare quella umiliazione in modo esponenziale dalle sue dichiarazioni trionfalistiche, prive di realismo, di concretezza, di umanità ma cariche di arroganza, egocentrismo e megalomania.
Concludiamo nella consapevolezza di essere riusciti solo in piccola parte a rappresentare lo sdegno, il ribrezzo e il dolore che questi amministratori ci hanno provocato con il loro operato in questa emergenza. Loro si sentono in prima linea, loro anno sconfitto il Covid-19, noi invece crediamo che devono solo chiedere scusa e vergognarsi. Ma siamo sereni, questa sera mangeremo "pane e lungimiranza". Parola di sindaco, parola di assessore».
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