
«Castellaneta merita chiarezza: la democrazia è sospesa, il consiglio va convocato subito». In merito alla nota crisi politica che attanaglia palazzo di città, a rompere il silenzio degli ultimi giorni sono stati i consiglieri comunali di opposizione Maria Terrusi, Stefania Giannico, Tommaso Tria, Francesca Arrè, Giuseppe Angelillo e Walter Rochira.
Nella giornata di ieri, i 6 membri della minoranza hanno trasmesso una formale richiesta al vicepresidente del consiglio comunale Letizia Colangelo affinché venga immediatamente convocata una seduta consiliare.
«Dopo mesi di silenzio, paralisi e ritardi inaccettabili, è necessario che l’amministrazione si presenti alla città e dica chiaramente se esiste ancora una maggioranza. In gioco non c’è soltanto il rendiconto di gestione, già oggetto di diffida da parte del prefetto di Taranto: c’è la tenuta stessa della democrazia locale, sospesa ormai da troppo tempo; c’è un comune ostaggio di un’amministrazione in balia delle onde» hanno reso noto i 6 consiglieri.
«Il consiglio - ha poi chiarito la minoranza - non si riesce a celebrare da tempo. Il question time è scomparso da mesi. Le interrogazioni restano senza risposta. Il presidente del consiglio (Maurizio Cristini ndr) si è dimesso da settimane e non è mai stato sostituito. Alcuni atti di competenza consiliare come la nomina del presidente del collegio dei revisori sono stati adottati in via monocratica, pur spettandone la nomina al consiglio comunale.
Nel frattempo, il tempo scorre e le risposte ai problemi della città non arrivano. Non l’opposizione ma i cittadini chiedono verità, trasparenza e partecipazione».
Così, Terrusi, Giannico, Tria, Arrè, Angelillo e Rochira hanno chiesto di convocare la massima assise comunale per approvare il rendiconto finanziario come ingiunto dal prefetto. Allo stesso tempo hanno chiesto lo svolgimento del question time e la trattazione delle interrogazioni rimaste inevase e la possibilità di presentarne di nuove.
Ma non è tutto: l'opposizione, protocollando in Comune una missiva, ha richiesto la convocazione urgente del consiglio comunale per procedere all’elezione del nuovo presidente dell’assise.
«Se l’amministrazione non è più in grado di governare né di garantire il funzionamento degli organi democratici, abbia il coraggio di dirlo apertamente. Stop alla propaganda, ai video promozionali. Pare che il tempo manchi soltanto per comunicare ai cittadini la verità. Al contrario - hanno concluso - si proceda subito a ristabilire la legalità istituzionale. La democrazia non può più attendere».
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