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DIFFERENZIATA NEL CENTRO STORICO, DAL "PORTA A PORTA" ALLE ISOLE ECOLOGICHE

DIFFERENZIATA NEL CENTRO STORICO, DAL PORTA A PORTA ALLE ISOLE ECOLOGICHE DIFFERENZIATA NEL CENTRO STORICO, DAL PORTA A PORTA ALLE ISOLE ECOLOGICHE | © Castellaneta

Niente pattumelle ma isole ecologiche, per potenziare la raccolta differenziata nel centro storico di Castellaneta. Cambio di rotta necessario, quindi, per il progetto che l'Amministrazione ha presentato a luglio 2012 e che la Regione ha approvato dopo un anno.



Il bando regionale riguardava il potenziamento del servizio di raccolta differenziata e finanziava l'acquisto di beni strumentali per ottenere quel risultato. L'Amministrazione, appena insediatasi, presentò un progetto preliminare che prevedeva l'acquisto delle pattumelle per la raccolta "porta a porta", metodo in uso in tutti i comuni che adottano il sistema di raccolta differenziata spinto.

Quando a luglio scorso da Bari è arrivato il via libera, l'assessore Gianrocco De Marinis ha sostenuto una serie di incontri per definire, appunto, il progetto, scoprendo che il finanziamento avrebbe coperto solo l'acquisto di beni e non la manodopera necessaria allo svuotamento delle pattumelle, molto onerosa tra l'altro. Insomma, l'idea di lanciare il "porta a porta" nel centro storico è svanita.

De Marinis, peró, ha colto un'opportunità da questa battuta d'arresto. Salvando il finanziamento, infatti, ha pensato di potenziare la differenziata acquistando con quei soldi delle isole ecologiche di ultima generazione, dotate anche di raccoglitori per l'umido, che saranno distribuite in punti strategici del centro storico (la gara dovrebbe partire a giorni).

Per farlo, peró, il progetto necessitava di una revisione ad opera di un tecnico del settore, incaricato tramite determina qualche giorno fa. «Per l'Amministrazione non cambia assolutamente nulla - ci ha spiegato De Marinis - perchè il costo di questo incarico sarà coperto interamente con il finanziamento regionale».

Ma perchè l'idea del "porta a porta" ha finito per naufragare? Tutto è legato al costo della manodopera che, come detto prima, non era coperto dal finanziamento. L'Amministrazione, quindi, avrebbe dovuto sottoscrivere una postilla al contratto con il gestore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, l'Avvenire, per inserire una voce extra capitolato.

Cosa impossibile, considerato che il contratto è in scadenza e che per le nuove normative tutta la materia dei rifiuti è competenza degli Aro, che sta per "ambiti di raccolta ottimali". Tant'è che anche per decidere sul futuro della raccolta dei rifiuti a Castellaneta, il Comune ha scritto al commissario dell'Aro 3 (che comprende Castellaneta, Ginosa, Massafra e Palagiano) per sapere che tipo di iniziative intraprendere in vista della scadenza contrattuale con l'Avvenire. Senza manodopera, quindi, le pattumelle sarebbero rimaste piene di rifiuti, anche se differenziati.

«Questa variante, peró, finirà per migliorare il servizio - ha aggiunto l'assessore - perchè la raccolta sarà più razionale, ci saranno meno disagi per i cittadini che potranno conferire i rifiuti tutti i giorni e non avremo questi contenitori in ogni vicolo del centro storico, poco gradevoli alla vista».

Francesco Tanzarella

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