
«Se la sanità massafrese è costantemente maltrattata la colpa non va ricercata solo nella dirigenza medica ma anche e soprattutto nella responsabilità degli amministratori locali, che spesso non sono stati in grado di indicare linee di politica sanitaria ai dirigenti dell’Asl».
Questa la sintesi della nota inviata alla stampa dai consiglieri comunali Michele Bommino, Giuseppe Esposito, Angelo Giannotta, Francesca Laghezza e Giovanni Quero: riflessioni particolari, in seguito al Consiglio comunale dello scorso 27 ottobre nel corso del quale era stato trattato il punto sulla situazione dell’ex ospedale Matteo Pagliari.
«Anzitutto - si legge nella nota - la richiesta di celebrare il consiglio (dopo la commissione consigliare tenutasi alcuni giorni prima) non ha nessun intento di colpevolizzare funzionari o dirigenti dell’azienda sanitaria ma ha l’intento di portare a conoscenza dell’intera collettività massafrese il lento deperimento funzionale ed operativo della struttura.
Seppure i vertici dell’Asl presenti nell’aula hanno ancora una volta ribadito che non vi sarà alcuna "deminutio" dell’ex nosocomio e che le voci di un trasferimento di parte del personale medico e infermieristico in altri Comuni della provincia sono prive di fondamento ci fanno ben sperare.
Tuttavia, se qualcuno pensa che questo gruppo abbasserà la guardia si sbaglia in quanto vigileremo sulla nascita dell’ospedale di comunità previsto nel piano di riordino ospedaliero. Questa struttura sanitaria destinata al ricovero di cure intermedie, ai ricoveri brevi per pazienti a bassa intensità clinica dovrebbe consentire di facilitare il trasferimento dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio.
Nonostante il valore che potrà scaturire dal potenziamento della struttura citata riteniamo inadeguata la risposta per la nostra città in quanto siamo ancora lontani dall’obiettivo di una sanità adeguata in termini di efficienza e prossimità.
Per tale ragione chiediamo che venga istituito un punto di primo intervento (a tal proposito va ricordato che il medico del 118 (PTA) è presente con turno H12 invece di H24) efficace ed efficiente oltre ad un incremento delle attività ambulatoriali.
Fra qualche tempo torneremo a proporre nella sede più opportuna, che noi riteniamo - a dispetto di altri – essere il Consiglio comunale, lo stato dell’arte dell’ex ospedale in quanto questa città di 33mila abitanti merita una struttura con tutte le branche specialistiche mediche, l’ospedale di comunità (per il quale non ci vogliono nuovi medici e infermieri in quanto affidato ai medici di medicina generale), con un punto di pronto intervento per quelle patologie per le quali un’ora di mancata assistenza significa la morte.
Quindi, si auspica una migliore integrazione tra la cabina di regia regionale e la direzione generale sul tema salute per rendere un servizio migliore ai massafresi ricordando, prima di tutto a noi stessi, che la pandemia ha confermato che le risorse spese in prevenzione e salute non sono un costo ma un investimento duraturo nel tempo.
Non bisogna quindi perdere l’occasione di investire strategicamente oggi per garantire domani a tutti il diritto alla salute.
Infine, se la sanità massafrese è costantemente maltrattata la colpa non va ricercata solo nella dirigenza medica ma anche e soprattutto la responsabilità va imputata agli amministratori locali i quali spesso non sono stati in grado di indicare linee di politica sanitaria ai dirigenti dell’Asl».
Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui