Il municipio di Castellaneta
Il debito da risarcire agli eredi Dell'Aquila potrebbe addirittura essere inferiore alla cifra accantonata nel fondo rischi da contenzioso, pari a circa 300 mila euro.
Lo ha dichiarato stamane il sindaco Gianni Di Pippa, rendendo noto che il Tar di Puglia ha annullato la deliberazione dell'ex commissario prefettizio Giuseppe Canale (15 aprile del 2023) con la quale il Comune di Castellaneta aveva proceduto all’acquisizione “sanante” delle aree residue concretamente interessate e irreversibilmente compromesse dalla realizzazione di opere pubbliche eseguite dall’amministrazione comunale.
La vicenda, nota nella città di Valentino, si riferisce ai terreni siti sulla strada statale 7 Appia, tra Castellaneta e Laterza, di proprietà della famiglia Dell'Aquila, espropriati a fine anni '90 per creare una seconda zona industriale (zona Pip 2 lungo la Statale 7 Appia).
«I giudici amministrativi - ha reso noto Di Pippa - hanno ordinato la restituzione dell’intero compendio previa rimozione delle opere di urbanizzazione realizzate. Viene ordinato, dunque, di restituire un’area di circa 27 ettari e di ripristinare lo stato dei luoghi per circa 3 ettari. Inoltre, il Comune viene condannato al risarcimento del danno per tutto il periodo di occupazione illegittima. Danno che dovrà essere calcolato in una somma pari al 5% del “canone locativo”.
L’ente - ha proseguito il sindaco - valuterà se impugnare la sentenza dinanzi al Consiglio di Stato, ma un dato è certo: gli 11 milioni di risarcimento richiesti dalla controparte escono definitivamente di scena e l’ammontare della somma da risarcire, sulla base del confronto di canoni locativi di terreni ad uso seminativo/pascolo, potrebbe essere addirittura inferiore a quella accantonata nel fondo rischi da contenzioso, pari a circa 300 mila euro».
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