news ed eventi CIA

Il dottor Sogari a cuore aperto: «L'ospedale di Mottola? In futuro penso che...»

Il dottor Fernando Sogari Il dottor Fernando Sogari

È un coro unanime di solidarietà, quello diretto al dottor Fernando Sogari, primario di Medicina dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto.

Un coro di solidarietà, dicevamo, ma anche di condanna, che si è levato dal mondo della politica e della società civile, una volta appresa la notizia del suo deferimento (alla commissione Disciplina della Asl), in seguito a particolari dichiarazioni rilasciate nel corso di un'intervista televisiva a "Non è l'arena".

Nello specifico, il dottor Sogari ha denunciato in tv il mancato utilizzo dell'ospedale di Mottola, avanzando proposte riguardo un possibile riordino della sanità tarantina. Dichiarazioni che non sono certo passate inosservate e che hanno incrinato i suoi rapporti con la Asl, dopo quarant'anni di onorato servizio e a pochi mesi dal suo meritato pensionamento.

Per capire come sono andate e come stanno attualmente le cose, e per sapere cosa potrebbe accadere nel futuro prossimo al nosocomio mottolese, abbiamo intervistato il dottor Sogari, dal 1995 ad oggi a lavoro al "Santissima Annunziata" di Taranto ma con un importante trascorso lavorativo (dal 1980 al '95) nell'ospedale mottolese.

Dottore, facciamo un passo indietro: cosa è successo dopo la sua intervista?
«Certamente è peggiorato il rapporto tra il sottoscritto e la direzione strategica della Asl di Taranto. L'inchiesta del programma "Non è l’arena”, infatti, ha evidenziato, oltre a gravi lacune, anche il fallimento delle scelte regionali; ovviamente, insieme alla contraddizione tra il polo oncologico ed oncoematologico, sfollati verso case di cura private, e la struttura ospedaliera di Mottola: attivata solo in minima parte e abbandonata da anni. Mi aspettavo un confronto progettuale sulla rete ospedaliera, sia da dalla direzione generale della Asl che dalle autorità politiche, ma come è evidente a tutti, ad oggi è completamente mancato. Quell'intervista, inoltre, ha ribadito la mia posizione favorevole all'Oncologia nell’ "Umberto I", e ha fatto in modo che l’ospedale di Mottola tornasse alla ribalta».

Come crede andrà a finire questa storia?
«Il governatore Emiliano ha affermato che, a seguito del superamento del DM 70/2015, si dovrà procedere alla rivisitazione di tutto il piano di riordino ospedaliero. Questa dichiarazione riapre il confronto tra la Regione e il territorio. Infatti, la riedizione del Piano dovrà tener conto degli insuccessi, delle limitazioni e delle incongruenze del precedente. A mio avviso, il centro oncologico che Taranto si aspetta,e di cui necessita, dovrà avere una collocazione differente dal "Moscati", che per vari motivi ha mostrato tutti i suoi limiti».

Di quali motivi parla?
«Innanzitutto, la presenza al “Moscati” di una insostituibile struttura di "Malattie Infettive", assolutamente incompatibile con l'Oncologia e l’Oncoematologia. Inoltre, il "Moscati" è una struttura piccola, scarsamente modulabile e per certi versi fatiscente, insomma, inadeguata a contenere un centro oncologico in grado di soddisfare le esigenze della popolazione. Poi, c’è il grave affollamento del “Santissima Annunziata”, a causa delle chiusure del Pronto Soccorso del “Moscati” e di altre strutture fondamentali per Taranto».

Dopo anni di duro lavoro in corsia, è arrivato il Covid-19 e le misure straordinarie in materia di contenimento. Secondo lei, collocare la struttura “Covid post acuzie” a Mottola è stata una mossa opportuna?
«È stato un piccolo avvio di utilizzo della struttura, condizionata dalla mancanza di servizi. Fortunatamente, ad oggi, si tratta di poca cosa, grazie al contenimento dell’epidemia».

La situazione di emergenza ha permesso che l'opinione pubblica riscoprisse l'importanza territoriale di strutture come quella mottolese. Come lei ha raccontato a “Non è l’arena”, l’unica soluzione per risolvere il problema dell’Oncologia sarebbe, appunto, l’utilizzo dell’ospedale di Mottola. Crede che questa richiesta possa essere accolta?
«Si, se saremo in grado di proporla e concertarla correttamente. Ascoltiamo dei progetti di ritorno al “Moscati”, isolando il reparto di Malattie Infettive dal plesso centrale. Chi li fa, o non ha capito nulla, o è in malafede. Qualcuno propone Mottola come centro Covid. In questo caso, dovremmo comunque attrezzare l'ospedale e trasferire i pazienti infetti da Taranto a Mottola.

Certamente, è più semplice realizzare il polo oncologico. L'oncologia, infatti, è l'emergenza più urgente da risolvere e, salvo "conigli dal cilindro" del governatore Emiliano, non vedo soluzioni alternative. Mottola ha tutte le caratteristiche per essere un polo grande, spazioso e razionalmente adeguato per tutte le attività oncologiche di cui Taranto ha bisogno. Forse, si temono conseguenze legali per gli errori grossolani commessi in passato».

Cosa potrebbe fare la città affinché l’ospedale di Mottola venga (finalmente) utilizzato come merita?
«Dovrebbe essere compatta ed in grado di dialogare con tutta la provincia. I sindaci del versante occidentale hanno mostrato la capacità di scendere in campo in difesa dell'ospedale di Castellaneta. Allo stesso modo, proponendo un progetto serio al presidente Emiliano, potrebbero dare un grosso contributo».

Ritiene che dopo le prossime elezioni regionali possa esserci, da parte delle autorità, un cambiamento di idee rispetto all’utilizzo dell’ospedale di Mottola?
«Certamente, ma solo se saremo in grado di avere una posizione forte e unitaria prima delle elezioni, votando i candidati che sottoscriveranno il nuovo progetto di riordino ospedaliero e di riorganizzazione della sanità. Un accordo, si intende, pre-elettorale. A giusta ragione, non ci fidiamo più».

Andrea Carbotti

Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui

La Redazione - mar 8 aprile

Francesca Pisano è la nuova segretaria cittadina di Forza Italia Mottola, eletta per acclamazione ...

La Redazione - mar 8 aprile

La Settimana Santa è ormai prossima e la confraternita del Carmine ...

La Redazione - gio 10 aprile

Un presepe pasquale per raccontare la Passione di Cristo sarà inaugurato domenica 13 aprile alle ...