Il pullman in avaria
Il verdetto del Giudice Sportivo sulla partita Toma Maglie-Massafra, originariamente prevista per il 7 gennaio e successivamente rinviata per un guasto al mezzo di trasporto della squadra tarantina, è stato emesso, penalizzando l'Asd Soccer Massafra 1963.
La decisione del Giudice Sportivo è stata la seguente:
- perdita della gara con il risultato di 3-0 in favore dell'Asd Toma Maglie;
- penalizzazione di 1 punto in classifica;
- ammenda di 300 euro per la prima rinuncia;
- ammenda di 400 euro a titolo di indennizzo per mancato incasso.
Il Giudice Sportivo ha respinto il ricorso presentato dall'Asd Soccer Massafra, come si legge dal verdetto del giudice, sostenendo che non vi sono prove sufficienti a sostegno dell'evento che ha impedito alla squadra di partecipare alla partita. Secondo il Giudice Sportivo, le dichiarazioni e le prove fornite dalla squadra non sono ritenute soddisfacenti per giustificare l'assenza.
L'Asd Soccer Massafra 1963 ha reagito attraverso un comunicato stampa, annunciando che intraprenderà tutte le strade a sua disposizione, compreso il ricorso alla Corte Sportiva di Appello Territoriale. Nel comunicato, la società ha sottolineato la propria buona fede e sostiene il principio di "causa di forza maggiore" previsto dall'articolo 55 delle "Norme Organizzative Interne" della FIGC.
La situazione si prospetta complessa e la battaglia legale appena iniziata potrebbe portare a ulteriori sviluppi nei prossimi giorni. L'Asd Soccer Massafra 1963 sembra decisa a difendere la propria posizione, mentre l'Asd Toma Maglie beneficia della vittoria a tavolino e della penalizzazione inflitta alla squadra avversaria.
Ecco il comunicato ufficiale della società giallorossa:
«A seguito della decisione del Giudice Sportivo, che, in primo grado, ci ha comminato la sconfitta per 0-3 a tavolino e un punto di penalizzazione in classifica, in relazione alla gara ASD A. Toma Maglie – ASD Soccer Massafra 1963 non disputata il 7 Gennaio scorso, la Società tiene a precisare che saranno intraprese tutte le strade a nostra disposizione, a cominciare dal ricorso alla Corte Sportiva di Appello Territoriale, al fine di dimostrare la nostra buona fede sui comportamenti avuti quella mattina e di far valere il principio di “causa di forza maggiore”, menzionato al comma 1 di un articolo, il n. 55 delle Norme Organizzative Interne della FIGC, che di fatto non regola nulla e che espone i soggetti che vi ci incorrono in giudizi alquanto approssimativi che non vanno oltre se non l’interpretazione letterale della stessa.
Ricordiamo a tutti che, nell’occasione, nulla ostava alla normale partecipazione alla gara, né problemi tecnici, né problemi disciplinari, né qualsivoglia problema di tutt’altra natura.
Ma questa è un’altra partita che ci apprestiamo ad affrontare!!!»
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