Ecologistic
CasaImpresa, associazione datoriale aderente a Confesercenti, esprime seria preoccupazione per il progetto di Ecologistic spa che mira ad investire 160 milioni di euro per un impianto di incenerimento.
«Ne costa 120 e che darà lavoro a non più di 90 lavoratori. Si tratta di un progetto che non ci convince affatto, anzi ci mette in allerta per le ovvie ripercussioni sull’intero sistema economico in piedi sul territorio di Ginosa da sempre.
Partiamo dalle rimostranze degli agricoltori, che subirebbero gli effetti negativi direttamente sulle coltivazioni dei terreni adiacenti all’impianto. Per poi passare al settore del turismo, quello balneare, tipico dell’estate, e quello che sta rivalutando il paesaggio rupestre e le gravine.
Questo non farebbe che mortificare un territorio dalla chiara vocazione turistica. Va tenuto in debito conto che la Marina di Ginosa, subito dopo Castellaneta, nella provincia ionica registra il maggior numero di presenze turistiche nella bella stagione. Perché inibire questo processo di crescita con una iniziativa imprenditoriale che non è chiaramente compatibile con la natura e le inclinazioni del luogo?
Ricordiamo ancora le ripercussioni negative sugli operatori del turismo a causa di emissioni odorigene che hanno caratterizzato l’estate di qualche anno fa, e quindi causato la partenza anticipata e l’abbandono prima del previsto, di ospiti delle strutture turistiche locali.
Un danno d’immagine che si traduce in danno economico con effetto domino su tutti coloro che lavorano sul territorio, in primis gestori di lidi balneari, titolari di alberghi, b&b, pubblici esercizi e commercianti.
Riteniamo di dover essere quindi dalla parte della difesa del territorio innanzitutto, e degli imprenditori che investono su Ginosa.
Condividiamo dunque e sosteniamo le ragioni del sindaco Vito Parisi che in più occasioni si è detto contrario alla realizzazione dell’inceneritore. Va detto peraltro che l’amministrazione comunale, e quindi la comunità ginosina, non è stata minimamente coinvolta nei confronti che porteranno alla decisione finale.
Invitiamo piuttosto a lavorare per migliorare aspetti fondamentali per lo sviluppo turistico, come i collegamenti, i servizi, le attività di informazione e comunicazione».
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