
Non di rado le intelligenze massafresi sanno farsi apprezzare nei diversi campi dell’agire umano e ultimo esempio in ordine di tempo è rappresentato dal lavoro svolto dalla dottoressa Alessandra Cofano.
Classe '83, laureatasi in Astrofisica e Cosmologia con successivo dottorato di ricerca in Geologia Planetaria, è stata recentemente al centro di un importante progetto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) - completato presso l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) - basato sui dati forniti dai satelliti Sentinel-2 e Sentinel-5P del Programma “Copernicus” dell’Unione Europea.
Come può leggersi nella relativa pagina sul sito dell’ESA (https://sentinel.esa.int/web/success-stories/-/copernicus-sentinels-help-scientists-investigate-strombolian-volcanoes/1.5), lei e i suoi colleghi hanno sviluppato un procedimento innovativo che combina i dati atmosferici con le immagini dell’osservazione della Terra per sondare il comportamento del vulcano Stromboli, al fine di aiutare potenzialmente i vulcanologi a identificare e riconoscere gli elementi spia delle eruzioni.
In estrema sintesi, poiché lo sfiato di anidride solforosa dai vulcani stromboliani è associato alla presenza di magma in prossimità della superficie, il monitoraggio di questo gas può fornire informazioni sullo stile e sull’intensità dei fenomeni eruttivi. Per convalidare questi risultati gli scienziati hanno poi utilizzato le misurazioni raccolte dalle reti di sensori di terra su Stromboli e dal successivo confronto è stato possibile associare periodi di emissioni elevate a casi noti di attività vulcanica.
Come affermato dalla dottoressa Cofano, «Il metodo sviluppato […] aderisce al concetto olistico di osservazioni multi-banda e multi-missione che è alla base dell’intero programma di osservazione della Terra di “Copernicus”», di conseguenza questo approccio potrà essere impiegato per studiare gli altri vulcani stromboliani del mondo.
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