
Anno nuovo, tasse nuove. Parliamo di rifiuti e di tributo speciale per il loro conferimento in discarica.
Il meetup "Castellaneta Aperta" del Movimento 5 Stelle, riprendendo un tema anticipato lo scorso anno, ha analizzato lo scenario che si presenterà agli occhi dei contribuenti castellanetani con l'avvento del 2014. La bassa percentuale di raccolta differenziata, infatti, ha attivato il meccanismo normativo che obbliga l'Amministrazione a versare 25,82 euro per tonnellata di rifiuti conferiti in discarica in più rispetto a quanto già pagato. Differenziale che si scaricherà, ovviamente, con l'aumento della tassa (Tares o Tarsu che sia) versata dai cittadini.
Fatta la legge, peró, trovato l'inganno. Il meetup, infatti, ha sottolineato come la Regione abbia introdotto una sorta di "proroga mascherata" per i Comuni che non hanno rispettato nemmeno uno dei criteri di premialità previsti dalla norma per pagare il meno possibile; la situazione di Castellaneta, per intenderci, con il suo 6,09% di differenziata e con una politica ambientale che ha mosso solo timidi passi.
Cosa dovrà fare, quindi, il Comune di Castellaneta se non vuole pagare un "conto rifiuti" salato? Dovrà incrementare del 5%, almeno, il valore della differenziata misurato da settembre 2012 a agosto 2013. Tutto questo entro il prossimo giugno.
In soldoni significa che la percentuale media di questi primi sei mesi del 2014 dovrà sfiorare il 17%. I grillini castellanetani auspicano che il Comune approfitti di questa opportunità, «anche se non è stata avviata la raccolta differenziata tanto enunciata durante la campagna elettorale», in modo da «non gravare sulle tasche dei cittadini, anche perché con la nuova imposta sui rifiuti per l'anno prossimo ci sarà già un altro aumento». Certo, aggiungono dal M5s, una "mano" potrebbe darla il progetto della differenziata nel centro storico, già finanziato con 100mila euro.
Ma di critiche, gli attivisti, ne hanno anche per il presidente della Regione Nichi Vendola: «Siamo sconvolti da come il capo di un partito che ha nel suo nome la parola "ecologia", dopo aver dato autorizzazioni per discariche ed inceneritori nella nostra regione, continui a favorire i comuni non virtuosi. Dopo le due proroghe del 2012 e 2013, dopo i proclami sull'applicazione dell'ecotassa per il 2014, ecco la proroga mascherata».
Anche perchè, tanto per puntualizzare, i grillini ricordano che sia il famoso decreto Ronchi del 1997, sia la legge 152 del 2006, chiedevano percentuali di raccolta differenziata molto alte, e lontane, rispetto a quanto racimolato oggi sull'intero territorio pugliese.
Francesco Tanzarella
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