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MASSAFRA, DUE PROSTITUTE SI ACCOLTELLANO E FINISCONO IN OSPEDALE

MASSAFRA, DUE PROSTITUTE SI ACCOLTELLANO E FINISCONO IN OSPEDALE MASSAFRA, DUE PROSTITUTE SI ACCOLTELLANO E FINISCONO IN OSPEDALE | © Massafra

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Massafra e della Stazione di Statte hanno arrestato una 22enne Nigeriana, AINA MOIDI SAUCCESS, poiché ritenuta responsabile dei reati di estorsione, lesioni personali aggravate e sfruttamento della prostituzione, perpetrati ai danni di una giovane donna connazionale.



Sull’utenza di pronto intervento 112, ieri un automobilista segnalava che sulla Statale SS 7 Appia, a limite territorio tra Massafra e Statte, vi erano due ragazze di colore con evidenti lesioni traumatiche.
A tale notizia i militari raggiungevano tempestivamente il luogo ove, effettivamente, accertavano la presenza della predetta AINA MOIDI SAUCCESS, che presentava ferite da taglio al fianco sinistro, nonché di una seconda ragazza che lamentava, in particolare, lesioni agli arti superiori, entrambe dedite al meretricio, irregolari in Italia e senza fissa dimora.
Le giovani nigeriane, che non parlavano assolutamente l’italiano, venivano prontamente accompagnate presso l’ospedale SS Annunziata di Taranto dalle ambulanze del servizio 118, ove la donna che verrà poi arrestata veniva giudicata guaribile in 30 giorni per le lesioni subite e ricoverata; mentre la connazionale, riscontrata affetta da una lussazione alla clavicola sinistra, da un morso al braccio destro e contusioni varie, veniva dimessa con la stessa prognosi.

Solo grazie all’ausilio di un’interprete, i Carabinieri riuscivano a chiarire l’accaduto ed accertare che AINA MOIDI SAUCCESS sfruttava la connazionale, dalla quale pretendeva e riscuoteva la somma mensile di 500 euro per poter svolgere l’attività di prostituzione, inoltre si acclarava che la vittima, per raggiungere irregolarmente l’Italia nell’agosto scorso, aveva contratto un debito di 45.000 euro con la sua aguzzina.

Nella mattinata odierna, la malfattrice, a seguito dell’indisponibilità della sua vittima di corrispondere la somma mensile pretesa, la malmenava e la percuoteva anche con un bastone a tal punto che la povera connazionale, per difendersi, aveva recuperato un coccio di bottiglia colpendo l’assalitrice al fianco sinistro. La giovane donna sfruttata, al termine delle attività di rito, veniva collocata presso una casa famiglia, mentre l’arrestata, ricoverata, si trova piantonata dai militari, a diposizione dell’autorità giudiziaria.

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