
Questa mattina Michele Mazzarano ha reso pubblica la decisione irrevocabile di non ricandidarsi in Regione Puglia.
Sedici anni dopo l’ingresso in ruoli elettivi rilevanti — tra cui capogruppo del Pd, assessore regionale allo Sviluppo Economico, presidente della commissione Ambiente — l’esponente politico afferma che “15 anni sono un tempo limite per una carica elettiva”, e che ogni ciclo politico ha un inizio e una fine.
Mazzarano sottolinea che, pur terminando questa fase, non verrà meno la sua passione per la politica, che intende coltivare «più libero di prima». Lancia inoltre un appello all’unità per sostenere Antonio Decaro, affermando che è giunta l’ora di aprire una nuova stagione per la Puglia e proiettarla nel futuro.
Nel suo post egli evidenzia che la politica non è mera permanenza ma uno strumento al servizio dei più deboli: la dedizione ai problemi della povera gente rimane al centro delle sue riflessioni. E aggiunge che, in un momento che definisce terribile per l’umanità, vuole dedicarsi anche a progetti di pace e solidarietà contro ogni forma di oppressione.
Il post integrale:
Non mi ricandido.
Ho servito la Regione Puglia per 15 anni assolvendo a diversi e importanti ruoli: Capogruppo del Pd, Assessore allo Sviluppo economico, Presidente della Commissione Ambiente.
15 anni sono un tempo limite per una carica elettiva.I cicli, in politica come nella vita, cominciano e finiscono, non sono eterni, e questa regola vale per tutti.
Dobbiamo essere grati a Michele Emiliano che ha cambiato la storia politica della Puglia. Ho constatato da vicino la spasmodica dedizione con cui ha spinto Taranto oltre i suoi limiti.
Ora è il momento di Antonio Decaro, tutti dobbiamo aiutarlo ad aprire una nuova stagione e proiettare la Puglia nel futuro.
Finisce una straordinaria fase della mia vita ma non finisce la passione per la politica, essa travalica le stagioni e le cariche elettive.
Anzi con questa scelta mi sentirò più libero di coltivarla.La politica per me è lo strumento per farsi carico dei problemi della povera gente. Si fa con visione e metodo, ingredienti indispensabili per cambiare il destino di una comunità.
Inoltre, in questa fase terribile della storia dell’umanità mi piace pensare di poter dedicare più tempo alla lotta per la pace e per la liberazione dei popoli oppressi. Contro la normalizzazione dell’orrore a cui siamo sottoposti e a cui sembriamo assuefatti.
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