news ed eventi CIA

Mi ritorni in mente: le vacanze a Chiatona di Lucio Battisti

Il murale dedicato a Lucio Battisti Il murale dedicato a Lucio Battisti

La marina di Chiatona appare splendida anche quando il cielo è solcato da qualche nuvola. Spiaggia morbida, lidi multicolore e quella forma tipica che sembra, per chi guarda dal mare, come il corpo di una ninfa distesa al sole.

Immota e protetta, la vacanza di Lucio Battisti, per cui la felicità sta nel godere della propria solitudine, mira a procedere senza scosse: la villeggiatura ovattata e ritrosa che si ripete identica a sé stessa per tutti gli anni.

Nel lido di Chiatona, appena qualche chilometro di dune avvolte dal verde, il cantautore romano che ha da poco conosciuto la futura moglie Grazia Letizia, è arrivato per le ferie di agosto e ha programmato giornate di sole, bagni al mare e aria fresca, possibilmente nel suo isolamento ostinato.

Siamo nel 1969 e anche a Chiatona dilaga il sentimento epico, pionieristico di quelle estati in cui comincia a esistere l'estate e si fa allegramente a gomitate, a sportellate, per un posto al sole. E la spiaggia comincia a popolarsi sempre più di bagnanti: non sono molti, ma sono tutti per Lucio Battisti.

Per questo e per altri motivi, il cantautore tornerà per un'altra volta: due estati che rimarranno nella memoria, specie dopo il graffito che il Comune di Palagiano ha commissionato all'artista Carlitops, al secolo Carlo Casamassima, al sottopasso di Chiatona.

Questa insomma è la storia, finora mai raccontata, delle vacanze pugliesi di Battisti, un mosaico scompaginato, un lungo salto indietro tra storia e leggenda, di cui abbiamo cercato di ricomporre i tasselli per intero, cioè da quando un ospite con la sua ragazza, la sua chitarra, il foulard e i capelli ricci affitta un appartamento di via Vespucci.

Arrivato a destinazione fa jogging, suona la chitarra in veranda, poi scende in spiaggia e così fino a sera, lontano da giornalisti, fotografi e telecamere. Fino a quando qualcuno non lo riconosce: sono dei ragazzi di Palagiano col pallino della musica, che tra tuffi e nuotate, panini e birra, vedono palesarsi il loro idolo.

Da quel momento, i bagnanti saranno più emozionati durante le passeggiate lungo la battigia, in attesa del loro beniamino, che suona in disparte, presagio della sua smaterializzazione, e di rado firma autografi e scatta foto coi bimbi in braccio; poi mangia pasta al forno e carne alla pizzaiola circondato dai fans, sorride a tutti.

In alcune ville, dietro altissime siepi da cui giunge il fruscio degli annaffiatoi automatici, sotto gazebo antiquati e pini a ombrello, Battisti si offre come cantante per qualche serata di intrattenimento, veri e propri concerti improvvisati. Qualche ragazzina, sotto gli occhi di Grazia Letizia, gli chiede di ballare il twist o il cha-cha-cha, ma lui rifiuta per civetteria.

La tradizione riferisce che Battisti si sia lasciato ispirare da Chiatona per il capolavoro "Acqua azzurra, acqua chiara" uscito a marzo dello stesso anno. Verità o leggenda? Non lo sapremo mai. Resta il fatto che adesso il sole è un po' ovunque, volendo anche in città, e l'acqua di Chiatona, vittima dell'esodo di agosto, un po' meno azzurra.

Eppure qui non ci siamo scordati di lui, delle sue vacanze e delle sue normali abitudini: una pagina di storia del nostro territorio che ci ritorna in mente con le vacanze e con le sue canzoni scritte sui muri.

Andrea Carbotti

Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui

La Redazione - mer 10 aprile

Sabato 20 aprile, alle 19, nel Salone Opere Parrocchiali della Chiesa Maria SS. Annunziata ...

La Redazione - mer 10 aprile

Acquedotto Pugliese è al lavoro per migliorare il servizio idrico nell’abitato di Palagiano, ...

La Redazione - gio 11 aprile

Giungono belle notizie per la provincia di Taranto dal ...