L'ingresso del cotonificio AlbiniDopo una serie di articoli apparsi sulla stampa, la sezione mottolese di Italia in Comune è intervenuta sulla questione che riguarda la Tessitura di Mottola, dove è in corso una vertenza che rischia di peggiorare ulteriormente a causa della pandemia.
Secondo Italia in Comune, rappresentata in consiglio comunale da Palmo Matarrese, tutti gli attori sociali dovrebbero dare il proprio contributo per risolvere il problema o, quantomeno, per fare definitiva chiarezza sulle sorti dello stabilimento.
Infatti, secondo quanto anticipato anche dal nostro articolo (clicca qui per rileggere la notizia), la società potrebbe chiedere per gli oltre 120 dipendenti la proroga fino al 31 dicembre della cassa integrazione, che dura ormai da più di un anno.
«Ciò è imprescindibile - aggiungono gli iscritti -, poiché vanno riconosciute tutte le tutele e le giuste prospettive ai lavoratori, i quali finora hanno garantito una produzione di eccellenza, rendendo un grandissimo servizio a tutto il Gruppo Albini».
E proprio in virtù della qualità del lavoro delle maestranze locali, Italia in Comune ritiene che lo stabilimento di Mottola debba continuare a rappresentare un punto fermo per la produzione, e che quindi vada rilanciato.
«Una volta che sarà positivamente conclusa la vertenza lavorativa - concludono Matarrese e soci -, auspichiamo che le strategie di ripartenza e crescita del Gruppo Albini passino anche da Mottola»
Andrea Carbotti
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