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L'officina Aloia di Mottola festeggia cinquant'anni nel cuore dei clienti

Domenico, Giovanni e Tommaso Aloia Domenico, Giovanni e Tommaso Aloia

L'officina Aloia di Mottola taglia il traguardo del mezzo secolo di attività e nel giorno dell'evento, sabato 14 dicembre, ha offerto alla clientela una serata indimenticabile: aperitivo, buffet e tanta buona musica. È il regalo riservato dalla famiglia Aloia agli estimatori dell’azienda, fondata nel 1969 in viale Turi da Giovanni Aloia, già operaio della Fiat e delle officine "Guerrini Massaccesi" di Milano, e oggi - con qualche capello bianco in più - stimato professionista, anche ben oltre i confini mottolesi.

Due giorni più tardi, per costruire questo articolo, ci siamo stati anche noi: si respira ancora aria di festeggiamenti; una festa che, come raccontano in coro Giovanni e i due figli, «vuole essere un ringraziamento a tutte le persone che ci hanno permesso di vivere questi 50 anni, perchè sarebbe stato impossibile senza il sostegno di operai e clienti, che ci hanno scelto e continuano a farlo».

Un solo locale, tra i primi in città, dove cinquant'anni fa trovava spazio appena l'occorrente di un'officina meccanica, all'epoca sotto il marchio "Autobianchi", la casa automobilistica di Ferruccio Quintavalle. Cinque anni dopo, ecco il primo ampliamento: siamo nel 1974 quando Giovanni incontra il marchio Citroën, e decide di rendere la sua officina centro autorizzato e rivenditore delle auto di Rueil-Malmaison che, come per una strana coincidenza con la storia di Giovanni, festeggiano quest'anno i 100 anni dalla fondazione, avvenuta appunto nel 1919 da un'idea del francese André Citroën

È proprio in questi anni che l'officina diventa un punto di riferimento per il territorio: affidabilità e correttezza lo pongono, ancora oggi, al centro del mercato. Il segreto? «Non è mai mancata - spiegano - la voglia e la capacità di aggiornarsi, sulla scia del cambiamento e delle innovazioni del mercato automobilistico. Questi fattori hanno segnato la nostra fortuna». Ed ecco che l'azienda viene nuovamente ampliata e si trasferisce nell'attuale sede di via Dalla Chiesa, nella zona artigianale.

Il lavoro di Giovanni, intanto, si arricchisce con l'arrivo dei figli Domenico e Tommaso, che oggi portano avanti l'attività nel solco di una tradizione di famiglia. Inizia così un nuovo percorso, affiancando all'attività meccanica quella di centro revisioni e di una maggiore esposizione di auto nuove. La scommessa di Giovanni, può dirsi dunque pienamente riuscita: c'è, infatti, la consapevolezza di aver raggiunto grandi obiettivi, mantenendo nel tempo stessa identità e identica voglia di fare.

Un piccolo ricevimento, dunque, sembrerà il minimo per una storia lavorativa di cinquanta candeline, ricostruita anche in una retrospettiva fotografica, curata da Giuseppe Palmiotto e Carmine Picaro, un viaggio nel passato dal 1969 fino ai giorni nostri.«Senza clienti come voi sarebbe rimasto solo un sogno!», dicono gli Aloia, ma forse, in fondo, è tutto merito vostro.

Andrea Carbotti

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