
«La passione per la politica, per gli ultimi e per la città.» Da questi punti a Mottola si è partiti per analizzare la formazione politico-culturale di Giorgio La Pira, il “sindaco santo”.
Giurista e uomo politico, La Pira è associato inevitabilmente a Firenze, città della quale è stato sindaco per due mandati, diventando tuttavia una figura nota anche ben oltre i confini fiorentini per le sue battaglie sociali di ispirazione evangelica e per le iniziative di distensione e di pace.
All’incontro, promosso dal circolo culturale omonimo e organizzato sabato sera nell’auditorium della chiesa Madre, è stato ospite il professor Luca Micelli, insegnante tarantino e autore di diversi libri sulla figura di La Pira, il quale ha relazionato in merito alla “santità di un uomo concreto.”
«La Pira rappresenta l’esempio e la testimonianza di una sintesi perfetta tra fede e vita- ha esordito così il professor Micelli ai nostri microfoni-, vissuta anche in politica in maniera coerente con il Vangelo, cosa assolutamente possibile. È questa la testimonianza che oggi noi vogliamo per questo grande personaggio del secolo scorso, che, partecipando in prima linea alla vita politica nazionale, ha accentrato l’uomo italiano dopo i drammi della dittatura».
Lunedì, invece, sempre all’Assunta si terrà una messa in suffragio di La Pira a quarantuno anni dalla sua scomparsa, in occasione della quale saranno raccolti, tramite la locale Caritas, dei viveri per le famiglie bisognose.
Andrea Carbotti