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Pioggia di deleghe, 11 consiglieri scrivono al prefetto

Il consigliere comunale Aldo Scarano Il consigliere comunale Aldo Scarano

Un esposto protocollato il 14 settembre scorso e reso noto solo qualche ore fa: tutti i consiglieri di centrodestra più il dottor Simone Giungato hanno scritto al prefetto di Taranto Demetrio Martino chiedendo lumi circa la legittimità delle deleghe rilasciate dal sindaco Gianni Di Pippa a soggetti estranei agli organi comunali.

«Sono legittime oppure no?» hanno ufficialmente chiesto Simone Giungato, Giuseppe Angelillo, Alfredo Cellamare, Anna Rita D'Ettorre, Giovanni Gugliotti, Stefano Ignazzi, Palma Scarcia, Cosimo Scarati, Tommaso Tria, Maria Terrusi e Aldo Scarano, messi insieme proprio da quest'ultimo, il vero promotore dell'iniziativa.

Nel merito, il 5 agosto scorso, Scarano aveva protocollato un'interrogazione mirata sulla pioggia di deleghe a supporto del sindaco: 17 nomine che hanno coinvolto consiglieri comunali, coordinatori di partiti e movimenti politici e professionisti appartenenti al mondo della società civile.

«Volevo e vorrei tuttora conoscere la base giuridica in virtù della quale le deleghe sono state attribuite e le modalità con cui i delegati svolgono le funzioni assegnate» ha riferito Scarano, evidenziando dubbi su dubbi circa la garanzia della privacy e il trattamento di dati, spesso sensibili, da parte di soggetti estranei all'amministrazione comunale.

«Ho sollecitato più volte una risposta - ha aggiunto il più giovane tra i consiglieri eletti nel corso dell'ultima tornata elettorale - e dopo 45 giorni, quindi fuori tempo massimo, la risposta è arrivata seppure scarna e per certi versi beffarda.

Scrivendo letteralmente di voler "fornire una seconda volta ogni possibile spiegazione e rassicurazione circa il dubbio che possa privare il sonno al consigliere Scarano" - ha rivelato - Di Pippa mi ha deriso, invitandomi a rivolgermi al Tar per una mia maggior soddisfazione.

Si tratta - ha concluso il consigliere comunale - dell'ennesimo comportamento inaccettabile di un primo cittadino evidentemente a digiuno delle più elementari nozioni di diritto amministrativo e, soprattutto, di decoro e rispetto dell'istituzione comunale di cui è attualmente il principale rappresentante».

L'esposto protocollato in prefettura dagli undici consiglieri comunali è ora all'attenzione del dottor Demetrio Martino: «Restiamo a disposizione del prefetto di Taranto per qualsiasi chiarimento» ha garantito Scarano. «Il nostro obiettivo - ha concluso - è quello di ripristinare la legalità nell'amministrazione comunale di Castellaneta».

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