
Il Comune di Castellaneta si aggiudica il finanziamento relativo alle risorse del Pnrr, per il progetto "Polo della Sicurezza".
Si tratta di un importo di 2 milioni e mezzo, destinato a realizzare su un terreno confiscato alla mafia a nord del centro abitato, la nuova sede di Polizia locale, Protezione civile e centro antiviolenza per donne e bambini.
Ad annunciarlo è la già consigliere comunale Stefania Giannico, referente dei bandi PNRR durante l’amministrazione Gugliotti, e coordinatrice della task force di tecnici comunali che lo scorso aprile ha elaborato il progetto candidato all’avviso pubblico per la valorizzazione economica e sociale dei beni confiscati alle mafie.
«Lavorare in silenzio, senza proclami, senza sovraesposizioni mediatiche – ha commentato l'avvocato Giannico in una nota inviata alla stampa - non era uno slogan ma la realtà. Oggi raccogliamo i frutti del lavoro degli scorsi mesi, durante i quali l’intera amministrazione Gugliotti e gli uffici hanno raccolto con entusiasmo l’opportunità irripetibile delle risorse messe a disposizione del Pnrr.
Un risultato importantissimo (e altri ne arriveranno con le prossime graduatorie) che consentirà a Castellaneta di dotarsi di un’opera fondamentale per migliorare la sicurezza del territorio e consegnare alle donne e agli uomini della Polizia locale e della Protezione civile una sede all’avanguardia e ad alto valore simbolico, proprio perché realizzata su un terreno confiscato alla criminalità organizzata. Infine, ma non per importanza, ho voluto fortemente che all’interno di questo polo, in un luogo sicuro per eccellenza, sia previsto il centro antiviolenza in cui le donne vittime di violenza o che si sentono minacciate potranno trovare accoglienza per se e per gli eventuali minori».
Il polo, situato in una nuova area di espansione a nord del centro abitato, si articolerebbe su due piani per quanto riguarda la sede della Polizia locale ed un unico piano per la Protezione civile e centro antiviolenza, con circa 1.100 metri quadri al primo livello e 500 metri quadri secondo. L’accesso principale alla polizia e alla protezione civile/centro antiviolenza avverrebbe separatamente.
Le due strutture, secondo il progetto, sarebbero collegate esternamente da un piazzale coperto che collega anche il parcheggio dei mezzi della polizia e della Protezione civile.
La sistemazione esterna prevede parcheggi distinti in: parcheggi dipendenti, parcheggi pubblico e rimessa auto e mezzi Polizia locale e Protezione civile. Vi sono anche ampi spazi verdi. Le aree destinate ai parcheggi dipendenti e pubblico sono suddivise da marciapiedi ed alberature, che garantiranno anche un naturale ombreggiamento.
Il parcheggio dedicato ai mezzi è un volume fuori terra alto 5 metri, della superficie coperta di circa 300 metri quadri, collegato ai due nuclei mediante una copertura di tipo vetrata. La copertura di questa area sarà con pannelli fotovoltaici e a tetto verde.
Il progetto prevede tra l'altro, per la Polizial ocale: sala riunioni, cella con servizi, armeria e sala operativa; per la Protezione civile: sala riunioni, sala convegni-formazione (per circa 70 persone), sala radio; per il centro antiviolenza un ufficio con ingresso separato per proteggere la privacy degli utenti.
La sala operativa ospiterà una zona di videosorveglianza, una zona centrale radio e collegamento con Protezione civile. Gli edifici prevedono l’utilizzo di tutti i vetri blindati.
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