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Premio "Ossi di Seppia", trionfa un poeta massafrese

Mario Mottolese Mario MottoleseViviwebtv

Il "Gran Premio Speciale della Giuria" della ventottesima edizione del concorso nazionale di poesia inedita “Ossi di seppia”, è stato assegnato al massafrese Mario Mottolese.

Il concorso è organizzato e curato dall’amministrazione comunale di Taggia (provincia di Imperia) ed è dedicato al ricordo dell’illustre poeta e Nobel della Letteratura, Eugenio Montale.

La giuria di quest’anno, composta da grandi nomi del panorama letterario italiano contemporaneo come Alessandra Corbetta, Alessia Bronico, Claudio Damiani, e Marino Magliani (coordinamento, Lamberto Garzia), ha scelto i vincitori assoluti tra i testi di 1.641 autori di cui 79 provenienti dall’estero.

Uno dei 12 premi speciali della giuria per la sezione "poesia singola", come detto è stato al massafrese Mario Mottolese con la sua “Matisse”:

Sento la vita farsi preziosa

dentro i silenzi rotti dai grilli

e nelle ombre nascoste per strada

anche al sole di giorno da un muro

e quando inizio quel gioco serissimo

che scavalco un confine di luce

ed i colori diventano strani.

L’opera, che abbiamo riportato integralmente, è composta da 7 endecasillabi sciolti. È stata ispirata dai quadri del grande artista francese Matisse, maestro del colore. Nel testo, il dato straniante è costituito da cose che straordinarie non sono affatto: “i silenzi rotti dai grilli”, il cambio dei colori tra una zona di luce e una zona di ombra, il “gioco serissimo” di passare dal sole all’ombra, eppure sono proprio queste le piccole occasioni per sdipanare un mondo fino ad allora compresso, nascosto ed invisibile, almeno per quelli che rifiutano la Poesia e l’Arte. Nient’altro di più semplice, economico e alla portata di tutti. Una poesia a favore di tutti, nessuno escluso“.

«L’effetto che ricerco – ha raccontato l’autore – è quello del realismo magico: sentire la realtà come se fosse una magia (e forse lo è), e vedere i viventi come se fossero apparizioni stupefacenti. Voglio tornare a far stupire tutti della stessa realtà che ormai è scambiata per banale e noiosa».

Mario Mottolese, classe 1989, è docente di materie letterarie e latino, al liceo Aristosseno di Taranto. Ha studiato Italianistica all’Università di Bologna dove ha imparato ad amare la poesia e la retorica dal poeta Alberto Bertoni ed i critici letterari Stefano Colangelo, Angelo Mangini, Andrea Battistini, Marco Bazzocchi.

Per Mottolese , «La Poesia e l’Arte in generale hanno valore e scopo sociale: le vedo come mezzi potentissimi di pace e di unione, perché stimolano all’ascolto e all’altruismo».

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