
Scoperto e messo in sicurezza un nido di tartaruga marina “caretta caretta” sulla spiaggia nei pressi della foce del fiume Lenne a Palagiano. La segnalazione è arrivata nella mattinata di oggi dai volontari dei Circoli Legambiente di Palagiano e Castellaneta, impegnati nel monitoraggio del litorale nell’ambito del progetto europeo Life Turtlenest.
L’area è stata prontamente messa in sicurezza, alla presenza del responsabile provinciale del progetto Daniele Lavarra, del consigliere delegato del Comune di Palagiano Borracci e di agenti della Polizia Locale. Il nido sarà ora periodicamente vigilato dai volontari di Legambiente.
Le foto
Il progetto Life Turtlenest, co-finanziato dall’Unione Europea e coordinato per l’Italia da Legambiente, ha l’obiettivo di proteggere la tartaruga caretta caretta dai pericoli derivanti dall’attività umana, in particolare durante la fase delicata della nidificazione nel Mediterraneo occidentale. Il progetto studia anche l’impatto dei cambiamenti climatici sulla specie, utilizzando un approccio multidisciplinare e condiviso tra più nazioni.
Oltre all’Italia, sono coinvolti istituti di ricerca, università e regioni costiere di Spagna e Francia. La Puglia è tra le realtà più attive nel programma, e quest’anno anche il Comune di Palagiano ha ufficialmente aderito al protocollo, ottenendo il titolo di “Comune amico delle tartarughe marine”.
Dal protocollo derivano impegni concreti, come la tutela dell’arenile, la salvaguardia dei nidi e l’informazione ai cittadini e agli operatori balneari. Una rete di collaborazione che mira a fare della costa palagianese un luogo di accoglienza sicuro per la biodiversità marina.
«Un risultato importante – sottolinea Legambiente – frutto della vigilanza quotidiana, dell’impegno condiviso e della collaborazione tra enti, volontari e istituzioni locali».
Nei prossimi giorni partiranno anche attività di educazione ambientale, con laboratori per bambini, incontri e campagne di sensibilizzazione rivolte ai bagnanti.
L’invito alla cittadinanza è a collaborare, rispettando le aree segnalate, evitando rumori, luci artificiali e comportamenti che possano disturbare il nido. Ogni piccolo gesto può fare la differenza nella protezione di una specie fragile e preziosa per il nostro ecosistema marino.
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