
L’Asl di Taranto assumerà complessivamente 661 nuove unità di personale sanitario e amministrativo. La decisione arriva dalla Giunta regionale, che ha approvato i piani assunzionali in due distinte deliberazioni: la n. 1432 del 19 ottobre 2023 per il biennio 2023-2024 e la n. 694 del 28 maggio 2024 per il successivo periodo 2024-2025. Obiettivo dichiarato: rafforzare la rete ospedaliera e territoriale, in particolare in vista dell’avvio a pieno regime del nuovo ospedale San Cataldo.
A dare notizia dell’importante svolta è stato il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera (LPD), che aveva presentato un’interrogazione alla Regione lo scorso marzo per sollecitare un intervento strutturale a favore della sanità jonica.
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Tra le figure maggiormente coinvolte dal piano di potenziamento spiccano i dirigenti medici, con 271 nuove assunzioni in totale, e il personale infermieristico, con 126 ingressi. Significativa anche la quota riservata al personale tecnico-sanitario (66 unità) e agli operatori socio-sanitari (30 unità).
Una parte rilevante delle assunzioni – 157 su 461 previste per il biennio 2024-2025 – sarà effettuata oltre i limiti del tetto di spesa, grazie a un recente incremento dei fondi regionali destinati al personale. Con deliberazione n. 1876 del 23 dicembre 2024, infatti, la Giunta ha elevato il tetto di spesa della ASL di Taranto da 249,5 milioni a oltre 273,8 milioni di euro, permettendo così di sostenere ulteriori immissioni in servizio.
«Più volte nei mesi scorsi ho chiesto alla Regione un piano straordinario per la sanità tarantina. Finalmente è arrivata la risposta» ha dichiarato Scalera. «Adesso è fondamentale che l’ASL proceda rapidamente con l’attuazione di questi piani. La sanità jonica è stata a lungo trascurata e va riportata al centro delle politiche regionali».
Il totale delle assunzioni richieste per il periodo 2024-2025 ammonta a 461 unità: 304 entro i limiti di spesa e 157 oltre. Se sommate alle 200 già previste per il biennio precedente, si arriva appunto al totale complessivo di 661 nuovi ingressi nel sistema sanitario locale.
Il rafforzamento riguarda tutte le aree: dai medici veterinari agli ostetrici, dai tecnici della prevenzione ai fisioterapisti, fino al personale amministrativo. Una spinta necessaria per ridurre le carenze negli organici, migliorare i servizi e rendere pienamente operativa la nuova struttura ospedaliera.
Ora la sfida si sposta sull’attuazione concreta dei piani e sulla trasparenza nei tempi e nelle modalità di assunzione.
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