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Scriboni sulla questione rifiuti: «A Mottola non c'è nessuna discarica»

L L'assessore Giuseppe Scriboni nella zona industriale

A Mottola non si parla che della "questione rifiuti", ovvero della notizia dell’arrivo in un impianto della zona industriale della frazione organica di 9 comuni leccesi, al centro da molti giorni di velenose critiche rivolte dalle opposizioni all'amministrazione Barulli, rea di aver trasformato la città nella "pattumiera di Puglia".

Non è d'accordo l'assessore all'Ambiente Giuseppe Scriboni, che ha provato ancora una volta a far luce sulla vicenda, parlando in una nota di "soliti personaggi in cerca d'autore", che avrebbero fatto circolare notizie false circa l’apertura di una nuova discarica a Mottola.

«Non vi è alcuna discarica - scrive - ma un sito di trasferenza!», ovvero un impianto dove i rifiuti organici, tramite un nastro trasportatore, vengono trasferiti da mezzi più piccoli a mezzi più grandi per poi raggiungere un impianto di destinazione finale in provincia di Cosenza. «Tali stazioni - scrive il vicesindaco - vengono utilizzate affinché i mezzi possano tornare in tempi brevi nel proprio territorio, per essere impiegati nella raccolta porta a porta».

Scriboni, inoltre, ha risposto nel merito a chi sostiene che l'impianto di "Daniele Ambiente" non sia regolarmente autorizzato a effettuare questo tipo di operazioni. L'assessore ha spiegato di come i Comuni, in questi casi, abbiano competenza esclusivamente in materia urbanistica ed edilizia, non potendo esprimere pareri o rilasciare autorizzazioni su qualsiasi questione ambientale, di competenza di Provincia ed ARPA.

«Le disposizioni in materia di impianti di destinazione - incalza - sono invece di competenza dell’AGER, l'agenzia regionale che gestisce il ciclo dei rifiuti e che ha disposto provvisoriamente di trasferire l'umido di alcuni comuni leccesi a Mottola».

«Strano che qualcuno si svegli solo oggi per scoprire l'acqua calda!», chiosa Scriboni, perché l'impresa "Daniele Ambiente" svolge attività di stoccaggio di rifiuti dal 2009, quindi da circa dieci anni. «Nel 2014 - aggiunge -, l’impresa trasmetteva al Comune di Mottola un istanza di Autorizzazione Unica Ambientale per l’installazione di una stazione di trasferenza all’interno del proprio lotto.

A seguito di una procedura durata ben 4 anni, la Provincia rilasciava giudizio favorevole di compatibilità ambientale ed Autorizzazione Unica come sito di trasferenza».

Per ultimo, Scriboni se la prende con chi cita il programma elettorale dell'Amministrazione, che a suo dire "non ha nemmeno i mezzi per comprenderlo". «L’accostamento della parola “monnezza” alla frazione organica - scrive - rappresenta una visione retrograda, miope e fuorviante della vicenda in questione, ma non ci si può aspettare nulla di più dai paladini dell'ambiente che quando amministravano toccavano percentuali roboanti tra il 13 e il 15% di raccolta differenziata».

Secondo l'assessore all'Ambiente, invece, il trasporto e il riutilizzo dei rifiuti differenziati sarebbe invece espressione di quell'economia circolare che è alla base delle concezioni moderne sul modello virtuoso di gestione del ciclo dei rifiuti. «Chi diffonde "ecoballe" come quelle degli ultimi giorni non fa un danno all'amministrazione comunale - conclude -: offende l'intelligenza dei cittadini mottolesi che sono in grado di discernere le vicende e capire qual è la verità dei fatti».

Andrea Carbotti

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