Gaia Silvestri
Domani, sabato 4 marzo, si riunirà in seconda convocazione l’assemblea dei soci della BCC di Taranto e Massafra con all’ordine del giorno la fusione della BCC Taranto e Massafra con la BCC Bari diventando BCC Bari e Taranto.
Ecco la nota integrale del capogruppo consiliare per il Movimento 5 Stelle Gaia Silvestri:
«La banca del credito cooperativo di Massafra è nata con uno scopo identitario molto significativo, cioè quello di avere risorse messe a disposizione di cittadini di Massafra per reinvestirli nel territorio stesso, reggendosi su principi di mutualità e solidarietà perché organizzata in forma di cooperativa. Un’operazione di cultura finanziaria, anche perché gestita all’interno da figure professionali del nostro territorio: oltre due miliardi di lire furono raccolti, perché evidentemente si intuì il potenziale dell’investimento non fine a se stesso.
Ed invece, abbiamo assistito dapprima alla fusione tra la BCC di Taranto e quella di Massafra, ed ora è in corso un progetto di fusione per incorporazione della BCC di Taranto e Massafra nella BCC di Bari.
Indipendentemente dalle valutazioni strettamente finanziarie, questa trasformazione nella forma e negli intenti lascia quantomeno l’amaro in bocca, oltre al fatto che determina quella perdita di identità e di mutualità sottesa al progetto che 1200 soci avevano all’inizio.
Con la nuova fusione, sta nascendo una nuova banca nella quale Massafra non esiste più, non solo nella denominazione (non ci sarà più il toponimo Massafra nella denominazione) ma anche nella rappresentanza, passando da 2 su 3 consiglieri a 1 solo consigliere e perdendo il componente del collegio sindacale.
Come consigliera comunale, mi sento di dissentire a questo nuovo progetto di fusione della BCC di Massafra, tra l’altro società partecipata del nostro Comune fino a pochi mesi fa, poiché priva la comunità di un’occasione di crescita economica importante, di fidelizzazione con i soci e con i clienti, e comunque mortifica il tentativo di abbinare al concetto di finanza un concetto di etica».
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