
«In questi anni come consigliere regionale ho più volte segnalato la precaria situazione che si registra nel Centro Territoriale per l’Autismo (CAT) dell’ospedale di Mottola dove i tempi di attesa sono particolarmente lunghi, a volte anche oltre sei mesi.
Esordisce così, su Facebook, il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Renato Perrini che ha sollevato la questione critica nel CAT di Mottola.
«La struttura - continua Perrini - è carente di personale idoneo e i moduli pre-scolari previsti non sono mai stati attuati lasciando le famiglie sole ad affrontare i problemi sanitari, ma anche di scolarizzazione e sociali.
Nella fattispecie e necessario potenziare le strutture pubbliche regionali in particolare nel versante orientale e occidentale di Taranto. Tuttavia come da regolamento regionale n. 9 del 2016, ai CAT e attribuita la funzione dell’individuazione della diagnosi, a cui deve seguire obbligatoriamente l’elaborazione di un percorso terapeutico rispondente alle esigenze di ogni singolo paziente, ispirato ai principi di precocità, intensità ed aderenza alle ultime evidenze scientifiche. In particolare la carenza di psichiatri e neuropsichiatri infantili determina l’allungamento delle liste di attesa per la prima visita. Inoltre, il personale impiegato nel centro di assistenza territoriale e sottodimensionato e non consente una organizzazione stabile delle attività.
E necessario lavorare sulla corretta presa in carico, la diagnosi precoce, l’inclusione lavorativa e la collaborazione tra istituti scolastici e la rete di assistenza dedicata. Parallelamente serve attivare il corso di laurea in Terapia della Neuropsicomotricità dell’Età Evolutiva, presente in altre regioni, affinchè sia presente all’interno degli istituti scolastici la figura del terapista. Oltre a questo mi impegnerò affinchè l’intera struttura dell’ex ospedale Umberto I di Mottola possa raggiungere la sua massima valorizzazione, garantendo un servizio assistenziale efficiente per i cittadini mottolesi e dell’intera provincia ionica.
Considerato che giungono diverse segnalazioni dalle famiglie dei ragazzi autistici di ogni età, costrette a ricorrere al privato con costi notevoli che non tutti possono permettersi e fondamentale pianificare e intervenire al fine di ridurre il forte carico di stress al quale sono sottoposti quotidianamente. Vista l’importanza di questi Centri nell’assistenza agli autistici e alle loro famiglie, mi auspico che altri centri possano essere aperti sul versante orientale e occidentale del tarantino per venire incontro alle esigenze di tante famiglie che vivono in solitudine l’autismo.
Per questo ho chiesto l’audizione dell’assessore alla Sanita, Rocco Palese, dell’assessore al Diritto allo Studio, Sebastiano Leo, per capire come il Governo intenda risolvere i problemi che ci sono».
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